“Sulla viabilità solo un ritorno al passato”
La diffusa modifica dei sensi unici non piace all'opposizione casoratese. Anche sul metodo: "A noi chiesero un referendum, loro cambiano senza chiedere ai cittadini"
«Un ritorno al passato, improvvisazione pura». Dino Colella, ex assessore e oggi nelle file dell’opposizione con Lista Civica Democratica, boccia in toto la “rivoluzione” della viabilità che viene varata tra oggi (venerdì 28) e sabato dalla giunta Cassani. Una sorta di controrivoluzione, secondo Colella, che sottolinea: «Casorate fa scelte in controtendenza a quello che fanno tutti i Comuni rispetto ai centri storici».
«Dopo mesi di incessante lavoro, ci è stato presentato in commissione un piano che è un mix di ritorno al passato e di improvvisazione allo stato puro, dove emerge come progettualità solo la risposta ad una promessa elettorale» attacca Colella, richiamando appunto la scelta come elemento di discontinuità tra le due giunte (come anche nel caso della scuola, oggi divenuta un caso ancora più complicato)
«Si sono chiesti se – al di là di alcuni commercianti – tutti i cittadini vogliono tornare indietro, dopo cinque anni? A noi [amministrazione Quadrio, ndr] chiesero di fare un referendum, loro neppure hanno pensato ad un confronto pubblico. L’unico confronto si è ridotto solo a due sedute di commissione lavori pubblici».
Al di là delle modalità e della polemica tra i due schieramenti casoratesi, Colella richiama uno scenario più ampio: «Tutto ciò che viene fatto qui è in controtendenza con quanto si fa negli ultimi anni nei centri storici di città e paesi, dove si punta su percorsi alla mobilità dolce, zone 30, attenzione al traffico di attraversamento. Ma l’amministrazione Cassani ha idee differenti, finisce anche a creare doppi sensi su strade di calibro ridotto, come davanti alle scuole. E ci dobbiamo aspettare che vogliamo cancellare anche i percorsi ciclopedonali, a questo punto. Mentre riaprono al traffico delle auto la via Firenze, che ha calibro ridottissimo, salvo poi dire che anche per loro la mobilità a piedi e in bici è una priorità»
«Ma a questo punto chiediamo: qual è la strategia culturale dell’amministrazione? Forse è davvero quella della “Mobilità amara” citata da in commissione, con la circolazione a doppio senso con limite 20 all’ora. Di amaro ci sarà solo il ritorno al passato: un lavoro di miglioramento sulla viabilità sì, l’avremmo accettato, ma non un ritorno al passato tout court»
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