Due scuole sotto shock per la morte di Giada
La ragazza frequentava il corso per operatori sociali all'istituto Einaudi. La stessa scuola dove lavora la madre. Sgomento anche al liceo Frattini dove il padre è uno dei collaboratori più apprezzati
È stato un shock questa mattina tra gli alunni dell’istituto Einaudi di Varese. La notizia della morte di Giada è arrivata subito, al suono della prima campanella.
Increduli gli studenti, i docenti, la dirigente Marina Raineri. Giada, studentessa del percorsi “servizi socio sanitari” frequentava la scuola di via Bertolone. Ma lo sgomento ha interessato anche le altre due succursali della scuola: in via Trentini da anni lavora la madre Stefania, inserviente scolastico, molto popolare tra studenti e professori per la sua cortesia e disponibilità. Il rapporto che legava madre e figlia era molto intenso. Proprio alla madre, Giada aveva voluto dedicare la sua immagine di copertina di Facebook: “Ci sono momenti in cui una mamma può sostituire un’amica, una sorella, una compagna di vita o una compagna di viaggio. Ma nessuna amica, sorella, compagna di vita o di viaggio potrà mai sostituire una mamma.”
Alla dirigente è toccato il compito di dare un senso a tanta disperazione. Nelle tre sedi dell’istituto ha fatto la spola per aiutare a sopportare lo strazio.
La morte di Giada ha sconvolto anche la comunità scolastica del liceo artistico Frattini. Qui lavora il padre come collaboratore scolastico, anche lui da molti anni punto di riferimento per studenti e professori: « Siamo stravolti e increduli – ha commentato il dirigente Fabio Giovanetti – è un momento difficile. È un uomo ben voluto da tutti. Lavora qui da anni ed è una figura molto popolare anche tra i ragazzi. Questa tragedia ci addolora profondamente».
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