Lettera dei dipendenti all’ex capo: “Grazie per aver mantenuto i posti di lavoro”
Il fatto riguarda un conosciutissimo negozio di abbigliamento del centro di Varese, la Benetton di via Vittorio Veneto, che ha cambiato gestione. Venti lavoratori firmano un ringraziamento pubblico

Si parla di lavoro e sono tempi duri, da anni. È dura per chi non lavora. Ma anche per chi il lavoro ce l’ha e non sta bene perché il posto lo perde: licenziamenti, mobilità e cassa integrazione, quando l’economia non tira. Ma anche versamenti previdenziali non effettuati, truffe, maternità negate, donne incinte licenziate…
Le cronache quotidiane sporcano di frequente l’idea di poter vivere in un mondo fatto di regole, rispetto e, perché no, di bontà. Capita quindi di dover trattare un fatto, che in questa temperie diventa notizia: un gruppo di lavoratori scrive una lettera pubblica all’ex datore di lavoro, il quale ritirandosi e dismettendo un franchising è riuscito a mantenere tutti i posti occupazionali per i suoi oramai ex dipendenti.
La storia riguarda un negozio noto del centro di Varese, quasi storico: la “Benetton” di via Vittorio Veneto. Benetton, casa madre, con la sua società dedicata al retail, Retail Italia Network srl, ha deciso di rilevare il megastore di Varese, mantenendo tutte le dipendenti e portando avanti il marchio Benetton direttamente.
Quasi un “caso”, di questi tempi, che ci auguriamo di poter raccontare con sempre più frequenza.
(Andrea Camurani)
* * *
Non sempre i datori di lavoro sono semplicemente dei capi a cui il rispetto è dovuto ma non sentito.
E’ decisamente piacevole contare su un datore di lavoro con il quale si può avere un rapporto franco che si basi sulla stima reciproca.
Per questo, in virtù della positiva esperienza professionale da poco terminata, vogliamo esprimere la nostra gratitudine, non solo all’imprenditore Gualtiero Caudera, ma all’uomo Gualtiero Caudera, che ha considerato le proprie collaboratrici come persone e non come numeri e che le ha accompagnate nel percorso della loro vita, durante il quale sono diventate donne, moglie e madri.
Esprimiamo, altresì, la nostra benevolenza a colui che con impegno, dedizione e determinazione ha perseguito ai fini della propria azienda, garantendo alle proprie dipendenti una sicurezza lavorativa.
Ancora un ringraziamento speciale a Gualtiero, Simona e Armando Caudera, che ci hanno insegnato a considerare il posto di lavoro una seconda casa e che ci hanno insegnato a chiamare famiglia, anzi, grande famiglia, le persone con le quali giornalmente collaboriamo.
per questo e altro, GRAZIE!
Daniela, Stefania, Tania, Barbara, Chiara, Gaia, Valentina, Gaetana, Alice, Giada, Giulia, Laura, Michela, Samantha, Serena, Elena, Miriam, Zina e Stefano.
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