Beni Fai per tutti: a Villa Panza arrivano le visite guidate speciali

Il progetto “Bene FAI per tutti” è rivolto a persone con disabilità cognitiva: perchè possano godersi le opere come tutti, e non solo attraversare stanze

La prima prova concreta è arrivata nel pomeriggio del 4 aprile: un gruppo di una decina di ragazzini tra gli 8 e i 10 anni con disabilità cognitiva  lieve ha visitato villa Panza insieme alle volontarie del Fai e in compagnia degli operatori dall’associazione l’Abilità Onlus.

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Ma non si è trattato di una visita estemporanea o casuale: quanto piuttosto la prima uscita concreta di un progetto realizzato proprio dall’associazione milanese diretta da Carlo Riva, che ha affiancato il Fai per tutta la formazione e progettazione, dal percorso consigliato (più breve e più semplificato) alla guida per la visita.

«Sono stati creati materiali adeguati per una visita  che permetta anche a ragazzi con disabilità cognitive di comprendere pienamente l’opera e il percorso artistico: sia da un singolo utente, insieme a un parente o un accompagnatore, che da un gruppo oppure una scolaresca con un bambino che ha disabilità intellettiva – ha spiegato Carlo Riva – La guida che abbiamo realizzato ha anche simboli adatti per le persone non verbali, ed è stata completata da una formazione ad hoc per i volontari di villa Panza. L’esperienza è già in corso a villa Necchi Campiglio a Milano: e i primi feedback mostrano che le visite a queste bellezze vengono correttamente ricordate dai ragazzi».

Un servizio in più per rendere i beni Fai davvero per tutti: «Il progetto “Bene FAI per tutti” è rivolto a persone con disabilità cognitiva, ed è una proposta innovativa per il Fondo Ambiente Italiano che, grazie a questa iniziativa, per la prima volta, è in grado di accogliere un nuovo pubblico – spiega Elena Ambrosoli, property manager di Fai -Oltre 8000mila studenti visitano la villa ogni anno, abbiamo voluto però dare un’offerta mirata ad un percorso di inclusività museale, per una proposta dedicata a coloro che vogliono approfondire il percorso attraverso questi nuovi strumenti».

Il progetto – che per ora è attivo solo a villa Necchi Campiglio e a Villa Panza, ma che sarà presto esteso ad altri Beni –  ha il sostegno di JTI, e la collaborazione dell’associazione L’Abilità e della fondazione De Agostini. Per chi vuole vedere di più, o organizzare la gita in proprio, sul sito del FAI è stato creato il bottone “accessibilità” che rimanda proprio a questo progetto.

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Aprile 2017
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