Diciotto arresti per droga
L’indagine, avviata nel settembre del 2014 ha sgominato una banda con base nelle zone boschive del Saronnese e che piazzava "la roba" in tutta la provincia
Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Gallarate con il concorso dei comandi territoriali dell’Arma di Busto Arsizio, Saronno, Rho, Novara, Legnano, Verbania, Vercelli, Domodossola, Como, Fabriano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di 18 cittadini di nazionalità italiana e marocchina, dimoranti nei centri abitati delle sopra menzionate città.
L’organizzazione aveva la sua base logistica nel territorio a sud della Provincia di Varese – precisamente nelle zone boschive del Saronnese per poi essere distribuita per il successivo spaccio al minuto nelle aree di Saronno – Gallarate – Busto Arsizio, Novara e del Verbano.
L’indagine, avviata nel settembre del 2014 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, è partita a seguito di denuncia di una donna del gallaratese per debiti di droga contratti dal figlio ed ha permesso di accertare un sodalizio criminale composto da 54 soggetti di nazionalità italiana e marocchina, tutti denunciati alla magistratura.
In manette sono finiti i 3 principali indagati: K. T., marocchino di 25 anni, capo dell’organizzazione, i due fratelli intermediari utilizzati per l’acquisto di stupefacente, vale a dire N. A., 34 anni, e N. H., 28 anni – che curavano l’acquisto di eroina, cocaina, hashish e marijuana ed attraverso le conoscenze acquisite nella zona del sud-ovest lombardo si avvalevano del principale pusher dell’organizzazione, Z. A., marocchino di 26 anni, e di D.F.M., italiano di 54 anni, che intrattenevano fitti rapporti con la zona del Gallaratese e del Verbano.
Tra le persone colpite dagli odierni provvedimenti restrittivi anche tre donne italiane, una delle quali, tale S. T. di 23 anni è legata sentimentalmente al principale pusher dell’organizzazione, che per suo conto esercitava l’attività di spaccio presso la propria abitazione a Gallarate. La stessa dovrà rispondere di concorso in detenzione di sostanza stupefacente per aver ricevuto e tenuto cocaina per la successiva cessione.
Alle 12 i carabinieri forniranno ulteriori dettagli nel corso di una conferenza stampa.
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