Tagliato un albero storico a Villa Mylius
L'amarezza del vicesindaco Daniele Zanzi: "Gli unici stanziamenti fatti negli anni, da anni, sono stati i quattrini per il nastro segnaletico per delimitare l'area. Della serie: pararsi il fondoschiena"

“È stato abbattuto il più bell’albero che c’era a villa Mylius. Perché?”
Vittore Melina ha pubblicato la foto sul suo profilo Facebook condividendola poi nel gruppo Cambiamo Varese e tirando in ballo Daniele Zanzi.
Il vice sindaco, come è sua abitudine, non si è sottratto al confronto e ne è nata una amara riflessione.
“Talvolta – scrive Zanzi – mi sembra di predicare nel deserto. Nessuno è profeta in Patria; sono professionalmente apprezzato ovunque; ho curato, salvato migliaia di alberi in Italia, Europa e nel mondo, ma a Varese sembra esserci ostilità e non ascolto. Eppure il cambiamento si dovrebbe vedere mettendo le competenze al posto giusto; almeno così pensavo. Grande frustrazione”.
Il secolare faggio era da tempo malato ed è stato tagliato nei giorni scorsi. Il vice sindaco, dopo averci fatto avere la foto che trovate qui sotto, torna sulla questione parlandone di persona.

“Cambiano le amministrazioni e i governi da destra a sinistra, ma alcune cose non cambiano mai. Non si capisce perché non vengano premiate le competenze. Si solleva una questione di opportunità parlando di possibili conflitti di interesse, ma allora anche un avvocato che si occupa di diritto amministrativo non potrebbe occuparsi delle delibere del comune”.
A Zanzi non va giù la scarsa attenzione nei confronti del verde e, sempre rispondendo a Vittore Molina, scrive: “Su alberi così importanti sarebbe valsa la pena di stendere un programma pluriennale di studio e salvaguardia e non vivere alla giornata. Di fatto gli unici stanziamenti fatti negli anni, da anni, sono stati i quattrini per il nastro segnaletico per delimitare l’area. Della serie: pararsi il fondoschiena prima di andare alla radice del problema per risolverlo. Varese manca di una reale politica per il futuro per i suoi parchi E questa non è mia competenza alla faccia delle mie specifiche professionalità”.
Parole dirette che non prendono le mosse dal politichese, ma che vanno dritte alle questioni. Del resto proprio su queste Zanzi, parlando della quercia secolare, altro patrimonio di Villa Mylius, nel suo libro Alberi & Varese, della Quirici edizioni, scriveva
“La sola possibilità che un albero ha di adattarsi all’ambiente, alle pendenze, alla vicinanza con altre piante, è quella di rinforzarsi nelle parti più deboli o esposte. È la cosiddetta “crescita adattava”: meccanismo semplice, ma efficace. L’albero trasforma quindi una difficoltà ambientale in una opportunità! Quanti meccanismi incredibili e quanta saggezza nelle piante! La Natura non lascia nulla al caso, quante cose i nostri ingegneri potrebbero imparare, semplicemente osservandone i meccanismi che li regolano!”
L’amara riflessione su quanto successo a villa Mylius è che contro le motoseghe e la poca cultura ambientale a nulla vale la saggezza delle piante.
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