“Il Del Ponte sarà completato ma i tempi saranno più lunghi”
L'assessore regionale Gallera interviene nella bufera che ha coinvolto l'ospedale di Giubiano

«Non ho mai parlato di sospensione dei finanziamenti per l’ospedale ‘Del Ponte’ di Varese. Tra il 2017 e il 2018 abbiamo stanziato fondi per 3 milioni e 600 mila euro (1.600.000 nel 2017, 2 milioni nel 2018) che finora hanno permesso di assumere 150 persone, tra medici, personale infermieristico e amministrativo, di trasferire nel nuovo padiglione Michelangelo la Ginecologia, la Terapia intensiva neonatale e la Pediatria, (con l’ampliamento totale di 31 posti letto nei tre reparti), l’apertura di 6 sale operatorie, dove è già iniziata l’attività di Chirurgia pediatrica. Un’azione che proseguirà fino al completamento della dotazione organica necessaria alla piena operatività del presidio». L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera interviene per fare chiarezza sul futuro dell’ospedale della donna e del bambino.
L’assessore assicura che l’ospedale arriverà a completamento, ma non indica tempi certi: «Non ho mai detto – ha precisato l’assessore – che Regione abbia intenzione di sospendere gli investimenti, ho solo fatto presente che a causa dei vincoli nazionali fissati dal patto della salute del 2015, per cui il costo del personale nel 2020 dovrà essere quello del 2004 tagliato dell’1,5 per cento, ogni anno non possiamo spendere più di quello speso l’anno precedente, pena una sanzione dell’1 per cento sull’attribuzione delle risorse al nostro fondo regionale, ovvero 180 milioni. Alla luce di ciò, procederemo con il cronoprogramma realizzato dall’Asst 7 Laghi con tempi un po’ più lunghi di quelli che ci eravamo prefissi. A meno che non si riesca, come auspichiamo dal nuovo Governo, di poter ottenere l’autonomia e liberarci dai vincoli nazionali che impediscono di spendere i nostri soldi. Nell’attesa, continueremo comunque a investire nel ‘Del Ponte’ quanto ci è consentito perché fermamente convinti della sua importanza strategica per il territorio».
Rimane, quindi, da chiarire quando aprirà il nuovo reparto di neuropsichiatria infantile per il quale è già stato espletato il concorso ed è stata stilata una graduatoria di vincitori. Riamane anche da arredare il pronto soccorso con la tecnologia e la diagnostica necessaria mentre la terapia intensiva pediatrica aspetta di essere completata. Tutti impegni su cui non vengono indicate date precise ma solo l’impegno, importante, che l’opera arriverà a completamento.
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