Aspem, via libera al bando per la ricerca del socio

Si salda l'alleanza tra Lega e Forza Italia. Il consigliere Motta fa ostruzionismo con 53 emendamenti

Si è concluso alle due e quarantacinque. E non è finita. Per approvare il nuovo statuto e discutere della gestione dei rifiuti occorrerà una nuova seduta lunedì prossimo.
Comunque con ventiquattro voti favorevoli (Lega, Cdu, Lista civica, Forza Italia) e otto contrari (Ds, Rc, VareseCittà e Motta) sono state approvate le linee di indirizzo e lo schema di bando per la scelta del socio privato di Aspem.
Sarà un socio tecnologico e verrà scelto con una selezione in due distinte fasi. Una sola novità, ancora in ribasso rispetto alle caratteristiche patrimoniali. Basterà avere un patrimonio netto di trenta miliardi e un bilancio triennale di 400 miliardi e non più 70 come deciso dalla giunta e poi abbassato a 50 in commissione. È passato un emendamento del consigliere di Forza Italia D’Audino. Le ragioni sono quelle di favorire aziende anche locali.

La serata era iniziata con la surroga del consigliere Ermanno Montoli dimissionario. Al suo posto è entrato Vincenzo Barraco.

Subito dopo ha preso la parola l’assessore Lazzari per spiegare lo stato dei fatti per la ricerca del socio di Aspem. Lo hanno poi seguito gli interventi dell’opposizione. In ordine Maresca (Ds), Paci (VareseCittà) e Forma (Rc) che in modi diversi hanno spiegato la loro contrarietà al provvedimento della Giunta. La scelta di non definire i settori di intervento in modo chiaro, e l’esigenza primaria di far cassa sono i due elementi che più contrastano con una scelta ponderata e serena. 
Gli stessi emendamenti presentati dai Ds andavano infatti nella direzione di recuperare parte di quanto già deciso nella giunta di dicembre e poi, a loro modo di vedere, ancora più peggiorato con gli interventi successivi. 
Forte, inoltre, la preoccupazione di come verranno utilizzati i 65-70 miliardi che si potrebbero ottenere dalla vendita del 40% di Aspem. 

Quando la discussione sembrava avviata verso una rapida conclusione è arrivato l’intervento di Motta (Lega), che si è dichiarato "contrario alle scelte della maggioranza degli ultimi tempi. Non sono concorde con l’indirizzo politico attuale. La Lega ha sempre tentato di coinvolgere le comunità locali. Scaturisce un interrogativo pesante a livello politico. Varese è fuori dall’indirizzo politico che aveva la Lega. Demandiamo la gestione dell’azienda al socio". Un duro attacco quindi al suo partito a cui ha fatto seguito la presentazione di 53 emendamenti con chiara intenzione ostruzionistica.

Al suo intervento ha replicato Fabio Binelli (Lega)."La delibera di stasera è lo sbocco naturale di quella di settembre. Massimo introito e un partner tecnologico forte. La vendita di gas sarà liberalizzata e per altri servizi si dovrà andare a gara. Non sono d’accordo con questa linea, ma dobbiamo attrezzarci con l’Aspem e non con aziende di stessa caratteristiche. Un partner che garantisse alcuni obiettivi presenti nel piano industriale. L’amministrazione ha quindi dato precisi obiettivi. Per supportare queste scelte sarà proprio il piano industriale a fissare le caratteristiche del socio. Doppia gara. Prima per verificare idoneità sul programma industriale. Seconda fase di tipo economico. Tale procedura soddisfa i due obiettivi posti".

Sono poi stati esaminati i vari emendamenti, e malgrado quasi la metà di quelli presentati da Motta sono stati dichiarati inaccettabili, la discussione si è protratta per ore e solo alle due e mezza si è arrivati al voto finale.

A questo punto la Giunta potrà pubblicare il bando e dopo 60 giorni avviare tutta la procedura.

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Pubblicato il 23 Gennaio 2001
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