Patto Territoriale: “Comune e Provincia non collaborano”
Parlano i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, preoccupazione per i difficili rapporti tra Palazzo Estense e Villa Recalcati
Patto Territoriale, Ogma, Piano Strategico Territoriale. Gli strumenti per progettare sul territorio ci sono, cio’ che manca è la volontà politica degli enti interessati per coordinare e indirizzare gli obiettivi sul territorio. Questa mancanza, frutto dell’antagonismo tra Comune e Provincia, sarebbe infatti il maggiore ostacolo alla concertazione sul territorio. Questa in sintesi la considerazione complessiva dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Una posizione chiara e precisa, che arriva dopo il recente tavolo di concertazione, tenutosi in Provincia con i rappresentanti istituzionali e i relativi consulenti. «Il rischio che si corre è quello di un serio e progressivo declino industriale – afferma Ivana Brunato, segretario della Cgil-. Fare i patti oggi vuol dire avere prospettive per il futuro. Noi abbiamo dato una indicazione precisa agli enti interessati. La sinergia tra Comune e Provincia è indispensabile se si vuole recuperare alla città un ruolo di capoluogo e dare un indirizzo allo sviluppo del territorio. Il nostro augurio è che i due ambiti inizino a collaborare». «Il patto territoriale è impostato – aggiunge Giuseppe Sofia, segretario della Cisl – ci sono delle incognite sul piano finanziario che potrebbero essere risolte a breve. Nel recente tavolo di concertazione provinciale abbiamo fatto il punto della situazione per coordinare e armonizzare tutte le questioni presenti sul territorio. Il patto è troppo importante per il futuro della nostra provincia, non è solo una semplice vetrina per mettersi in mostra. Da parte nostra abbiamo fatto tutto il possibile, offrendo a più riprese agli enti interessati, compresi quelli dell’Obiettivo2, il nostro aiuto e la nostra progettualità». Le difficoltà politiche e la difficile convivenza tra Comune e Provincia sarebbero, dunque, la maggiore preoccupazione. Una situazione che i rappresentanti sindacali non esitano a definire rischiosa, con conseguenze sullo sviluppo del territorio. Non manca pero’ la volontà da parte di Cgil, Cisl e Uil di trovare un equilibrio e di stimolare la collaborazione degli enti territoriali interessati. «C’è una schizofrenia del territorio – conclude Marco Molteni , segretario della Uil – che si riflette sul coordinamento nell’ambito degli obiettivi. Il tavolo di concertazione deve riunire tutti gli interlocutori e far emergere una chiara volontà politica, per poter ragionare in un’ottica di sistema. In questa fase Provincia e Comune manifestano invece antagonismo. L’impegno da parte nostra non manca, abbiamo sollecitato l’impegno per un protocollo d’intesa tra le due strutture affinché si possano stabilire le regole di convivenza». Per venerdì 26 è previsto un incontro tra le parti del Patto Territoriale e l’Istituto Mediocredito Lombardo, per discutere della parte finanziaria. |
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