Due morti per l’esplosione di una palazzina
Una fuga di gas all'origine della tragedia che ha sconvolto il paese
Sono morte Rita Cavuoti e sua figlia Cristiana di 30 anni travolte dalle macerie della loro casa. Lo scoppio improvviso le ha sorprese senza dar loro scampo. Inutili i tentativi di soccorso condotti utilizzando anche i cani per la ricerca. I loro corpi sono stati estratti poco dopo le 14.30.
Le due donne vivevano al primo piano della palazzina saltata in aria per una fuga di gas. Una terza persona, Antonio Tamborrino, anni 42, residente al piano terra dell’abitazione è stato estratto ancora in vita. L’uomo è in gravissime condizioni con ustioni in tutto il corpo ed è ricoverato all’ospedale di Circolo. Dal suo appartamento ha preso origine il devastante scoppio. Nel passato della vittima, si racconta, c’è un tentato suicidio.
Alle 8 il boato è stato sentito fino a un chilometro di distanza. La casa in via Piave al centro della piccola frazione di Bogno è andata distrutta e ciò che è rimasto in piedi è stato giudicato pericolante e a rischio di crollo. Sul posto, questa mattina, sono subito accorsi i carabinieri di Besozzo, i vigili del fuoco di Varese e di Milano con un elicottero. I soccorsi hanno lavorato su due fronti per recuperare le due donne rimaste sotto le macerie e nello stesso tempo per mettere in sicurezza il tetto e parte della casa. La catasta di detriti ha raggiunto i quattro metri di altezza.
Alle 10 e 15 sul posto sono arrivati il Prefetto e il questore di Varese. Alle 13 alcune perdite d’acqua hanno provocato l’interruzione dei lavori, dovuta anche alla messa in sicurezza dell’area.
Alle 10 e 15 sul posto sono arrivati il Prefetto e il questore di Varese. Alle 13 alcune perdite d’acqua hanno provocato l’interruzione dei lavori, dovuta anche alla messa in sicurezza dell’area. Nonostante il prontissimo intervento dei vigili del fuoco e dei cani antivalanga della protezione civile, madre e figlia sono rimaste per ore sotto le macerie, e difficile è stata l’opera di indivuduazione dei due corpi.Alle 10 e 15 sul posto sono arrivati il Prefetto e il questore di Varese. Alle 13 alcune perdite d’acqua hanno provocato l’interruzione dei lavori, dovuta anche alla messa in sicurezza dell’area. Nonostante il prontissimo intervento dei vigili del fuoco e dei cani antivalanga della protezione civile, madre e figlia sono rimaste per ore sotto le macerie, e difficile è stata l’opera di indivuduazione dei due corpi.
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