Albergo di Ville Ponti più vicino

Dovremmo esserci: lunedì mattina nell’ufficio del sindaco Fumagalli verrà siglato un protocollo d’intesa tra amministrazione comunale e Camera di commercio. Il tanto atteso «impegno chiaro e politico» che dovrebbe, tra le altre cose, dare il là alla costruzione di una nuova struttura alberghiera nel contesto del centro congressi delle Ville Ponti.
Un progetto lungamente caldeggiato dall’organismo camerale varesino; congelato, sin qui, dalla impossibilità di presentare delle varianti al piano regolatore cittadino che esclude interventi edificativi nell’area in questione. Uno stallo modificabile solo, appunto, previa disponibilità di massima, politica, della giunta comunale.
La vicenda, insomma, da meramente tecnica, urbanistica – quale dovrebbe essere il progetto di strutture che favoriscano il tanto agognato rilancio turistico della città – si è trasformata in una delicata partita politica, trascinatasi fin troppo, con il rischio di far saltare il banco: quello tra Camera di commercio e amministrazione.

Da un lato l’ente camerale, in possesso da anni di un terreno confinante con il parco Ponti (foto in basso a destra), a spingere perché venga realizzato un albergo che potenzi la ricettività cittadina e doti il principale centro congressi di Varese di una struttura idonea.
Dall’altro un orientamento politico restio a prendere una posizione chiara e definita nello specifico.
Da piazza Monte Grappa un marcamento a uomo nei confronti di Palazzo Estense; la questione seguita da presso da tutta la stampa locale.
Poi la riunione informale del Welfare, qualche settimana fa.
Evocata come data epocale, spartiacque del futuro di Varese, pare che almeno in un senso abbia provocato la scossa.
Tutto bene, in quei giorni: tutto liscio. Unica pecca proprio la dislocazione delle delegazioni rispetto alla sede del summit. In sostanza, in Europa non succede quasi mai che ministri, delegazioni, guardie del corpo si debbano muovere da uno o più alberghi per raggiungere la sala congressi. Nel coro di elogi, questa l’unica pecca.
Tutti hanno convenuto: occorre muoversi.
Sindaco e Angelo Belloli, presidente di Camera e Commercio, firmeranno dunque un protocollo d’intesa. È solo un abbrivio, ma dal quale potrebbe dipendere tutto e in ogni caso, non se ne poteva fare a meno.
Con le spalle un po’ più coperte, e non solo da generiche rassicurazioni, la Camera di Commercio dovrebbe da qui a breve essere in grado di presentare un piano attuativo: un’analisi dettagliata dell’impatto ambientale, paesaggistico, della viabilità e dei parcheggi. Vale a dire tutti i possibili parametri che potranno definitivamente permettere le modifiche al Prg.