«Un’esperienza che ci ha fatto crescere»

Maddalena Martina e Giorgia raccontano curiosità e impressioni

Quali sono le impressioni su questa esperienza e sul Giappone?

Maddalena: «Si tratta di qualcosa che rimarrà sempre con me, che mi ha permesso di conoscere altre culture, di rapportarmi con altre persone e che mi ha aiutato a sconfiggere in qualche modo la timidezza, perché mi costringeva sempre a relazionarmi con gli altri, lì infatti io rappresentavo qualcuno e non potevo permettermi di restarmene sola – racconta – il Giappone è un paese completamente diverso dal nostro, la sua cultura è diversa, i suoi ritmi frenetici, le sue leggi durissime e soprattutto vengono rispettate con rigore».

Martina: «Dal primo giorno mi sono sentita subito molto responsabile sapevo che non ero lì per divertirmi, ma soprattutto per incamerare qualcosa da riportare qui ai compagni di scuola, agli amici – dice – in quindici giorni ho sentito poco a poco qualcosa dentro e ho capito che questa esperienza mi ha cambiato e mi ha reso più matura e responsabile». «Il Giappone invece è impressionante a partire dalla rigidità delle regole che vigono nel paese e nelle scuole, ma aldilà della loro sostanza (nelle scuole per esempio è proibito portare gli orecchini o le gonne corte ndr) quello che ci ha stupito è il rigore con cui queste regole vengono osservate». «Fra le cose che mi hanno colpito c’è anche la visita in un tempio religioso, è stato interessante dal punto di vista culturale osservare la ritualità dei gesti, della preghiera».

Giorgia: «È sorprendente la forza con cui le regole vengono osservate dai giovani, anche se era facile capire parlando con loro che ci consideravano fortunate per la nostra libertà». «Io ho ammirato molto l’impegno degli organizzatori, degli studenti giapponesi che si sforzavano in ogni modo di comunicare con gli altri portandosi in giro anche i dizionarietti elettronici, mentre è stato davvero proficuo confrontarmi su alcuni temi come i diritti dell’uomo con ragazzi di altri paesi.  Sui diritti dell’uomo per esempio ho lavorato insieme ad un ragazzo sudafricano di colore – precisa Giorgia – da sola non sarei mai arrivata alle stesse riflessioni e considerazioni e un’altra occasioni di confronto eccezionale è stata la vita in famiglia».

Qualche curiosità?

Maddalena: «È molto strano mangiare per terra, mntre i suoni di questa lingua sono affascinanti e è bello stare a sentirli, inoltre usano tantissimo i mezzi pubblici, metro e treni, ma soprattutto hanno una capacità incredibile di addormentarsi quando salgono e di svegliarsi nel momento giusto in cui devono scendere».
Martina «E poi i mezzi sono pulitissimi, sul metro ti puoi anche sedere per terra, mentre il rituale del bagno è davvero strano».
Giorgia: «Per lavarsi seguono una pratica molto curata, divisa in due parti che ripetono ogni giorno e che comprende una doccia iniziale e poi un bagno in una vasca di acqua caldissima, dove rilassarsi»

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Pubblicato il 12 Novembre 2003
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