Sarà gratuita la certificazione di malattia per i lavoratori frontalieri
La denuncia di Cisl, Inas, Ocst ha determinato una presa di posizione da parte del Pirellone
Da oggi tutti i lavoratori frontalieri che chiederanno al proprio medico curante una certificazione per incapacità temporanea al lavoro non saranno più costretti a pagare tale certificazione.
È il risultato di una denuncia espressa dagli uffici della Cisl frontalieri, dall’Inas e dall’Ocst operanti sia in Italia che in Canto Ticino. I tre organismi hanno fatto presente alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia quella che ormai era diventata una consuetudine: il lavoratore frontaliero che in caso di malattia è costretto a presentare entro tre giorni il certificato medico al datore di lavoro era costretto a pagare dai 30 ai 50 € al medico di medicina generale italiano. Un prezzo ritenuto esorbitante per la semplice compilazione della dichiarazione di malattia.
A seguito delle tante denunce i responsabili dei tre uffici citati hanno spinto la Regione Lombardia a fare chiarezza sulle norme e sulle procedure: la risposta del Pirellone non ammette dubbi: facendo riferimento alla legislazione in vigore, la Regione ha precisato che «qualsiasi richiesta di pagamento di una certificazione per l’incapacità temporanea al lavoro è da considerarsi grave e palese violazione del comma 2 art. 6 del vigente ACN per al medicina generale – DPR 270/2000 e come tale vada accertata e perseguita».
«Finalmente dunque – commenta Giancarlo Bosisio, responsabile Ufficio frontalieri OCST – si è fatta chiarezza su di una questione che da tempo era dibattuta ma a cui non era mai stata data una risposta chiara dall’autorità. La certificazione di malattia sarà totalmente gratuita».
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