Giacinto Lazzarini e il piano di Hitler per eliminare Pio XII
Pochi conoscono la storia dei documenti segretissimi che il partigiano ricevette dal comando alleato dopo la fucilazione di Benito Mussolini
La storia venne fuori nel 1993, tre anni dopo la morte di Giacinto Lazzarini fondatore della famigerata banda Lazzarini, grazie al settimanale Gente che pubblicò i documenti che erano in possesso del partigiano. Un fascicolo di documenti datati 26 settembre 1944 nei quali era descritto dettagliatamente il piano di Hitler per eliminare papa Pacelli, al secolo Pio XII, risalente al 1943. La strategia assassina di Hitler prevedeva l’assalto alla Città del Vaticano da parte di reparti tedeschi con le divise dell’esercito alleato, uccidere Pio XII e mandare un altro reparto di SS per eliminare i finti soldati americani. Non dovevano rimanere testimoni. Il documento, che portava la firma della brigata nera Rendini di Como, fu sequestrato dai partigiani a Paolo Porta funzionario di Como del regime di Mussolini in quel di Dongo subito dopo l’arresto del dittatore insieme ai suoi collaboratori mentre tentavano di fuggire dall’Italia travestito da tedesco il 27 aprile 1945. Il documento successivamente fu affidato al comando alleato di stanza a Varese il quale lo diede in custodia a Giacinto Lazzarini. Alcuni storici, però, tendono a non credere alla documentazione del Lazzarini in quanto il piano di Hitler, secondo altre interpretazioni, non mirava all’eliminazione di Pio XII ma alla sua deportazione, per farne ricadere la colpa sugli alleati ed eliminare dalla scena un personaggio scomodo oltre alla confisca degli immensi tesori custoditi nel Vaticano. A parte le ricostruzioni storiche, che non sveleranno mai fino in fondo cosa girava nella testa di alcuni personaggi ainoi storici, la cosa straordinaria è come i partigiani si siano ritagliati prima con i gesti eroici e, più tardi, con lo svelamento di molti segreti, vedi i misteri del carteggio Mussolini-Churchill, una fetta di gloria e di memoria che anche grazie a semplici ribelli come Giacinto Lazzarini hanno reso l’Italia libera, democratica e in pace.
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