Lo spazio travestito

Corrado Bonomi, Giampiero Colombo, Fabrizio Paracchini e Antonio Maria Pecchini dialogano con Palazzo Bellini

Si apre Sabato 4 febbraio alle ore 17,30 presso il Piano Nobile di Palazzo Bellini in Oleggio, (NO) la mostra “Lo spazio travestito, Carnevale ma non troppo”.

Il titolo della mostra fa il “verso” all’intervento che quattro artisti visivi, invitati da Roberto Moroni hanno realizzato negli spazi di Palazzo Bellini.

Gli autori, Corrado Bonomi, Giampiero Colombo, Fabrizio Paracchini e Antonio Maria  Pecchini presentano opere e installazioni  cercando un dialogo con lo spazio,  i decori o gli arredi preesistenti nell’edificio nel profondo rispetto delle proprie identità di ricerca e di quelle già presenti nel palazzo. Un intervento fatto  di intrecci e consonanze senza  invadere o snaturare la complessità dello spazio e dell’esistente.

Corrado Bonomi presenta versioni contemporanee, realizzate in materiale plastico, mutuate dall’Arcimboldo. Ritratti fatti attraverso assemblaggi di fiori, frutta, animali che visivamente si sovrappongono ai decori delle pareti nel confronto diretto tra la propria modernità di “oggetti”  e le sottese problematiche delle immagini tardo barocche. Un gioco e un dialogo tra dinamiche naturali e artificiali nella quotidianità della esperienza della rappresentazione.

Giampiero Colombo invece conduce il nostro sguardo sulle suggestioni di una mitologia del quotidiano rivisitata dalla razionalità della ragione. Così che la purezza delle forme simboliche, svuotate della loro materialità e del peso, trasformano la naturalità delle cose in simulacri  pronti a riassorbirsi nella concreta simbiosi con l’ambiente circostante.

Fabrizio Paracchini pone uno sguardo astratto sulle cose, intesse tavole di segni, rende manifesta una visione in cui l’essenzialità della raffigurazione si confronta con il decoro preesistente. Nascono così  forme primarie, già ricche di un proprio vissuto cromatico e, allo stesso tempo, suggeritrici di pure sensazioni visive. Forme, segni in opposizione dialettica tra l’azione del dipingere e la sua pura dimensione concettuale.

Antonio Maria Pecchini colloca nello spazio di una sala del palazzo una forma schematica, essenziale e tridimensionale di un’entità abitativa. Il volume è delineato dai soli spigoli e dal suo perimetro esterno così che lo sguardo attraversa la forma per poi fermarsi ai margini di uno spazio semplicemente alluso, comunque vivibile. Spazio, forma e ambiente diventano luogo, costruiscono l’archetipo di una dimensione sacrale, in grado di evocare, nell’arcaicità della  forma, la coscienza di una collettività oggi perduta.

 

Lo Spazio Travestito. Carnevale ma non troppo

Corrado Bonomi—Gianpiero Colombo—Fabrizio Paracchini—Antonio Maria Pecchini

A cura di Roberto Moroni

Palazzo Bellini – Piazza Martiri 10

O L E G G I O  (NO)

Dal  4 febbraio  al  5 marzo 2006

Orario: Venerdì e Sabato 17/19, Domenica 10/12 – 16/19, Lunedì 10/12. Martedì, Mercoledì e Giovedì su appuntamento tel:  0321/ 969875

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Pubblicato il 02 Febbraio 2006
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