Via libera all’entrata di Romania e Bulgaria
Bruxelles – La Commissione europea conferma l’adesione dal 1° gennaio 2007
La Commissione europea ha adottato martedì la relazione finale di verifica del grado di preparazione di Romania e Bulgaria in vista dell’adesione all’UE ed ha stabilito che, sulla base dei notevoli progressi compiuti, i due paesi sono pronti per assumersi i diritti e gli obblighi derivanti dallo status di membro.
L’ingresso dei due paesi dell’ex blocco sovietico, "rimasti fuori" dall’allargamento del 2004, è stata quindi confermata per l’inizio del 2007; tuttavia è stato proposto un pacchetto di rigorose misure di accompagnamento da adottare nei settori in cui ulteriori interventi risultano necessari, in particolare in materia di riforma giudiziaria e lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (al riguardo sono stati fissati una serie di paletti per ciascuno dei due paesi).Inoltre, per quanto riguarda la spesa agricola è stato adottato un regolamento speciale per tutelare gli interessi finanziari dell’UE mentre in altri settori, come la sicurezza alimentare, la normativa europea prevede misure globali per scongiurare i rischi.
Il trattato di adesione di Romania e Bulgaria, che deve ancora essere ratificato in quattro Stati membri (Belgio, Danimarca, Germania e Francia), prevede, così come avvenne per i dieci paesi entrati nel 2004, la possibilità per l’UE di adottare, fino a tre anni dall’adesione, clausole di salvaguardia per garantire il corretto funzionamento dell’UE. Esso consente inoltre ai paesi membri, per un periodo di sette anni, di imporre restrizioni all’ingresso dei lavoratori dei nuovi membri (per scongiurare la tanto temuta immigrazione dei lavoratori dall’Europa dell’Est ed il fantasma dell’"idraulico polacco").
L’allargamento dell’UE a 27 membri comporterà anche dei cambiamenti negli assetti istituzionali: la Commissione europea conterà in totale 27 commissari e l’euroassemblea passerà da 732 a 785 eurodeputati; il Parlamento europeo manterrà questa formazione fino alle elezioni europee del 2009, che vedranno diminuire il numero dei deputati a 736, con una riduzione di numerose delegazioni parlamentari, fra cui quella italiana, che passerà da 78 a 72 eurodeputati.
L’entrata della Romania e della Bulgaria segnerà il completamento del quinto allargamento storico e l’ingresso di altri 30 milioni di persone nell’UE, che diventerà un gigante di quasi mezzo miliardo di cittadini.
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