“Eolo” l’adsl che arriva ovunque

Il ritorno di Luca Spada, primo internet provider varesino, con un nuovo progetto che sfrutta le radiofrequenze per portare internet dappertutto

Molti lo ricordano come il primo internet provider della provincia di Varese. Aveva appena quindici anni, quando nel garage di casa sua, a Malgesso, iniziò con una Bbs (bulletin board system) a cui si collegava gente di mezzo mondo. Ne aveva poco più di venti quando fondò Skylink, all’inizio degli anni Novanta. Poi, durante la bolla speculativa di internet, vendette tutto a I.Net, uno dei maggiori internet provider d’Europa (il cui azionista di riferimento è British Telecom) e si trasferì a Settimo Milanese.
Nella webfarm di Inet ha fatto partire un nuovo progetto, Ngi, per fornire connettività alle piccole imprese e sviluppare la comunità dei navigatori che amano giocare in rete. Oggi il trentenne Luca Spada (foto) ritorna nella provincia di Varese con un progetto innovativo: “Eolo”, ovvero connettività wireless (senza fili) per coprire tutte quelle zone dove non arriva l’adsl.

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Antenne “eolo” in provincia 4 di 8

Spada, di che cosa si tratta?
«Eolo è un progetto che sfrutta le radiofrequenze per portare la banda larga ovunque, anche nelle zone non coperte dai servizi adsl, e che vuole realizzare una propria rete di trasporto, totalmente indipendente da quella di Telecom Italia. Noi posizioniamo un’antenna in un punto di riferimento del territorio, ad esempio per Varese è Campo dei Fiori, diamo al nostro abbonato una piccola antenna da posizionare sul tetto o sul balcone e da orientare con quella principale e il collegamento è stabilito».

Niente cavi, niente fibre ottiche o quant’altro?

«Una volta installata l’antenna a casa si tira un cavo ethernet fino al router (un’apparecchiatura che serve a collegare una rete di computer a Internet ndr). E il gioco è fatto. Abbiamo usato la fibra fin dove c’era e le aree dove mancava le abbiamo coperte con ponti radio in wireless».

Il progetto è già partito?
«Sì. Lo stanno testando 50 navigatori in provincia di Varese che forniscono il necessario feedback ai tecnici sulle antenne e sulla ricezione. Il progetto ha avuto l’avallo della comunità montana della Valcuvia».

Qual è il vantaggio rispetto alla linea adsl tradizionale?
«C’è sempre, è più stabile e non risente dei continui interventi in centrale. La percentuale di pacchetti (le informazioni trasmesse via internet viaggiano in pacchetti ndr) perse è persino minore a quella dell’hdsl. Poi è al sicuro da certi incidenti, come i cavi tranciati dalle ruspe durante i lavori in prossimità del passaggio della fibra ottica. Quindi connettività veloce e sicura che fa di questa tecnologia un ottimo strumento anche per chi vuole una linea di backup, per evitare di restare isolato. Inoltre forniamo anche servizi di VoIP, cioè di telefonia senza passare da Telecom».

Il progetto che area copre?
«Noi andiamo prima dove manca l’Adsl. Attualmente Eolo copre 110 comuni per un totale di 487 mila utenti serviti (qui l’elenco dei Comuni sempre aggiornato) dal sud della provincia di Varese fino al Verbano, comprendendo anche il Cusio Ossola e una parte della provincia di Como. Nel breve periodo, arriveremo a Milano e ci estenderemo sia a est che a ovest. Intorno al Lago Maggiore, al Lago di Como, fino a un pezzo di Piemonte. Ma intendiamo fornire questo tipo di connettività in tutta Italia. Possiamo già farlo, abbiamo tutto il know how necessario».

I costi?
«L’installazione dell’antenna è talmente semplice che l’utente puo’ farlo da sé, senza spese. Comunque noi mettiamo a disposizione una squadra di tecnici il cui costo per tutto il lavoro, antenna compresa, è di 190 euro. Poi c’è un canone mensile (consulta il listino Eolo ndr) a seconda del tipo di fornitura che si vuole».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2007
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