Gelosa e Cerutti al fianco di Reguzzoni
I sindaci di Lonate Pozzolo e Ferno appoggiano l'idea e le prese di posizione del presidente della Provincia
I sindaci di Lonate Pozzolo e Ferno, Piergiulio Gelosa e Mauro Cerutti, intervengono a sostegno del presidente della Provincia Marco Reguzzoni nel suo attacco al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.
«Quello di Reguzzoni è un atto di grande forza e coerenza, una protesta sacrosanta perchè nasce dall’ennesima decisione unilaterale che rischia di penalizzare fortemente il Nord Italia, ossia il motore economico del Paese – ha detto Pierluigi Gelosa, sindaco del Comune di Lonate Pozzolo -. Il futuro della nostra
zona si presenta incerto e pericoloso, se infatti il ritiro di Alitalia porterà al licenziamento di quasi 10.000, il malcontento popolare potrebbe sfociare anche in problemi di ordine pubblico che lo Stato ha il dovere di scongiurare. La difesa dei posti di lavoro e della centralità dell’aeroporto di Malpensa nel sistema aeroportuale nazionale, costituiscono due battaglie istituzionalmente doverose, a prescindere dal colore politico di appartenenza. Auspico quindi che l’attenzione del governo si sposti immediatamente su tali questioni, così da cogliere quella che è forse l’ultima occasione per instaurare un dialogo reale che porti ad un epilogo positivo della vicenda».
«Il nostro Comune ha sacrificato il 60% del suo territorio per consentire lo sviluppo dell’aeroporto di Malpensa, alcune famiglie sono state addirittura delocalizzate, con tutti i disagi annessi a procedure di questo tipo. Abbiamo affrontato di buon grado tutti
questi sacrifici perché crediamo in Malpensa e nel suo futuro di “faro” europeo del sistema aeroportuale – aggiunge Mauro Cerutti, sindaco del Comune di Ferno -. Oggi però ci sentiamo abbandonati dal Governo e da Alitalia, il cui piano industriale scellerato rischia di mandare a casa i 350 cittadini di Ferno che con orgoglio lavorano a Malpensa nonchè di rendere vani i gravi sacrifici ambientali, sociali e urbanistici che abbiamo sopportato per supportare lo sviluppo dello scalo. Il governo dia presto spiegazioni su cosa intende fare, quanto ad Alitalia, se ne vada pure, ma senza far danni, anche perché ormai abbiamo capito che mettere a disposizione della compagnia di bandiera l’aeroporto più efficiente del Nord Italia è stato, come si suol dire, “donare perle ai porci”».
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