“Ligresti? È un gran simpaticone”

Ministri, governatori, assessori, sindaci, manager e uomini di affari. Tutti presenti all'ippodromo delle Bettole per il Trofeo delle province lombarde

Ligresti

«Signor Ligresti, una domanda».
«No, niente domande. Al massimo posso stringerle la mano».
Salvatore Ligresti, abito grigio scuro, occhi piccoli e furbi, è abituato a concludere affari e negli affari si parla poco. Si stringe la mano, appunto.
Attilio Fontana che siede allo stesso tavolo, alla sua sinistra, prima di andarsene in consiglio comunale, si lascia andare a una battuta: «Ligresti è un gran simpaticone. Ma soprattutto è uno di quelli che se gli dici “no”, non ti rompono più le scatole».
(foto, sopra: il costruttore Salvatore Ligresti)
La serata di gala all’ippodromo delle Bettole, dedicata al trofeo delle province lombarde intitolato al commendator Guido Ermolli, poteva contare su un parterre de roi, come è stato definito.
Il tavolo del costruttore milanese valeva quanto una finanziaria: Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, il ministro Claudio Scajola, poco lontani Franco Tatò e Bruno Ermolli. Davanti a loro, sulla skyline del Sacro Monte, il gigantesco albergo in costruzione per i mondiali di ciclismo, di proprietà del gruppo Ligresti. Sembra illuminato a giorno, ma è solo un effetto ottico dovuto ai riflettori della pista di galoppo. È così grande che se anche fosse buio pesto si riuscirebbe a contare le finestre.
La scala che dalla club house delle Bettole conduce alla terrazza sulla pista è trafficatissima: al viavai di camerieri e hostess si aggiunge anche quello degli ospiti. C’è un uomo baffuto che sale con in braccio un cane griffato, roba da sciuri. «È un maltese- dice con un certo orgoglio il dog sitter- . La signora lo vuole con sé». Amedeo Colombo, presidente del comitato per i Mondiali di ciclismo 2008, si aggira nella sala al piano inferiore. A un certo punto incrocia Ligresti che passeggia nella club house con la nipote e con fare amichevole gli chiede: «E allora?»
«Procediamo» risponde serafico il costruttore.

Nel frattempo, oltre al megalbergo di via Albani, procedono anche le corse dei cavalli. Il trofeo delle province lombarde viene vinto da Varese con Sampeyre, allenato da Laura Grizzetti. Una bella soddisfazione, lasciarsi dietro, almeno a cavallo, Milano, Bergamo e Como.
Scajola e Formigoni scendono al tondino per la premiazione del vincitore. «Bellissimi cavalli, bellissimi fantini» dice laconico il ministro. «Che serate straordinarie con questo cielo di Lombardia» replica Formigoni, ispirato dal Manzoni.
E non importa se su quello spicchio di cielo di Lombardia, chiuso tra l’ippodromo e il parco del Campo dei Fiori, si staglia il profilo di una grande gru. Ma non è un uccello.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 02 Luglio 2008
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