Via libera in commissione alla legge regionale sui rifugi alpini
Soddisfazione del relatore Carlo Saffioti (FI-PdL) – Ok a emendamento della Lega Nord sulla sentieristica, modificato quello sulla tassa rifiuti
Approvazione definitiva in Commissione “Attività produttive” per la nuova legge regionale che regolamenta l’utilizzo e la funzione degli oltre 150 rifugi alpini esistenti sulle aree montane lombarde, dopo che ieri anche la Commissione Bilancio aveva dato via libera alla relativa copertura finanziaria attingendo i fondi necessari dal capitolo legato all’impiantistica sportiva. La legge conclude così il suo elaborato iter in Commissionedopo numerose audizioni con tutti gli enti e le associazioni interessate e dopo che la Commissione l’autunno scorso aveva recato visita su invito del CAI a uno dei rifugi alpini più celebri e conosciuti, il Rifugio “Luigi Albani” situato in Val di Scalve nella zona montana del Pizzo della Presolana in Comune di Colere (BG), a 1939 metri di altezza.
Con il nuovo provvedimento, che sarà sottoposto al voto definitivo dell’Aula nella seduta di martedì 27 gennaio, la Regione introduce normative più selettive e qualificanti per i rifugi situati in zona alpina, istituendo un vero e proprio albo regionale dei rifugi con relativo marchio di riconoscimento e distinguendo tra rifugio alpino e rifugio escursionistico.
Il voto finale di oggi in Commissione ha confermato l’emendamento della Lega Nord che introduce la facoltà di predisporre la segnaletica sentieristica “oltre che in lingua italiana anche in dialetto locale” e ha modificato l’emendamento inizialmente accolto che assegnava alle amministrazioni comunali la possibilità per i rifugi alpinistici di ridurre fino al novanta per cento la tariffa ordinaria di smaltimento dei rifiuti solidi urbani: la nuova e definitiva formulazione continua a riconoscere questa possibilità alle amministrazioni comunali, ma nel rispetto dalla normativa nazionale vigente e senza fissare quote massime percentuali.
“Il progetto di legge –ha spiegato il presidente Carlo Saffioti (FI-Pdl), che del provvedimento ne è anche relatore – vuole dare pieno riconoscimento solo a quelle strutture che rispetteranno le regole e le normative indicate. Saranno queste le uniche strutture che potranno poi beneficiare dei contributi regionali previsti dalla legge n°26 del 2002. In questo modo –ha spiegato Saffioti– vogliamo privilegiare quei rifugi che davvero svolgono un servizio e una funzione utile al territorio montano, evitando una inutile dispersione di finanziamenti a pioggia”.
La nuova legge prevede la distinzione tra rifugi alpini e rifugi escursionistici. I primi devono offrire ospitalità e ristoro ed essere ad almeno 1000 metri di quota in zone isolate di montagna inaccessibili da strade aperte al traffico ordinario e devono essere distanti da linee funiviarie almeno 1500 metri o con 150 metri di dislivello, ad esclusione delle sciovie. Possono invece fregiarsi del titolo di rifugi escursionistici le strutture poste ad una altezza minima di 700 metri accessibili anche mediante strade aperte al traffico ordinario.
Una voce specifica del testo regionale è dedicata alla figura del gestore, chiamato ad esercitare la propria attività per un numero minimo obbligatorio di 100 giorni all’anno. Deve inoltre qualificarsi come riferimento informativo della zona e nel caso di incidenti o infortuni deve collaborare attivamente fornendo anche disponibilità di locali e attrezzature utili agli interventi di soccorso.
“Siamo stati i primi a presentare una legge per regolamentare e valorizzare i nostri rifugi –ha detto in conclusione Giosuè Frosio (Lega Nord)– ed ora possiamo esprimere soddisfazione per questo importante e definitivo via libera e per il fatto che il provvedimento oggi licenziato sia per molti aspetti riconducibile ai contenuti del progetto di legge della Lega Nord”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Spreafico: “E’ una legge che guarda avanti e che consente di riparare ad una assenza di normativa che finora ha penalizzato il settore. Ora lavoreremo per approvare quanto prima anche il regolamento con cui fisseremo in modo ancora più dettagliato quelle che dovranno essere le regole gestionali dei rifugi”.
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