Farioli dimissionario ma non troppo
Il sindaco che non ha ancora revocato l'addio è tornato al lavoro a Palazzo Gilardoni, rimane in attesa di chiarimenti e insiste: «Se sono io il problema tolgo il disturbo»
A trentasei ore dalle dimissioni annunciate in consiglio comunale, Gigi Farioli siede tranquillo, serafico e sorridente al suo tavolo di lavoro a Palazzo Gilardoni, sbrigando le incombenze quotidiane di un sindaco nell’esercizio delle sue funzioni. Per quanto lo riguarda, la palla è passata ad altri e spetta a loro muovere il passo successivo. «Se il problema sono io lo si dica, e tolgo il disturbo» chiarisce; «se invece intorno alla mia persona si può riannodare un discorso, ci si può ricompattare e tornare a lavorare per questa città, bene».
«Non ho ancora letto i giornali» si schermisce, «quella di oggi vorrebbe essere per me una giornata di silenzio e riflessione, nell’attesa e nella speranza che anche altri riflettano». Farioli sostiene che l’annuncio delle sue dimissioni (che ha venti giorni per revocare) sia stato fatto «proprio per evitare il "tutti contro tutti"» di qualche titolo di stampa. «Qui stiamo amministrando una città, non decidendo, che so, di adottare il liberismo piuttosto che il protezionismo. E siamo in un periodo di scelte molto concrete su Accam, sul Piano di Governo del Territorio, sulle infrastrutture, che richiedono di agire bene». E quindi concordemente. La sensazione del sindaco resta quella «che si andasse verso una polverizzazione del quadro politico in senso personalistico, magari, quel che è peggio, generata altrove». Intanto il sindaco ha incassato la piena solidarietà del PdL; la Lega bustocca, ingoiando l’orgoglio, ha sconfessato Raimondi, autore dell’intervento che ha causato il putiferio di questi giorni, mentre dal suo provinciale arrivano invece a Farioli segnali piuttosto bruschi. Ma dietro ai ripetuti sgarbi e sgambetti leghisti, insistono le voci di corridoio, non c’è solo lo scontento personale di un singolo consigliere. I buoi che trainano il Carroccio somigliano di più a focosi purosangue di questi tempi, e sembrano tirare in più direzioni contemporaneamente.
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