Lav: “Uova di Pasqua e firme contro il traffico di cuccioli”

Nei prossimi due fine settimana gli animalistti terranno un banchetto in via Milano. "Non acquistate animali: ogni anno migliaia di cani e gatti vengono importati dall'Est con lauti guadagni"

Subito la Legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia, chiede la LAV-Lega Antivivisezione che sabato 21 e domenica 22, sabato 28 e domenica 29 marzo, raccoglierà firme sotto i portici di via Milano a Busto Arsizio "per sollecitare l’attuazione di questo importante impegno, annunciato lo scorso dicembre dal Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, e di altre primarie misure per contrastare il dilagante traffico illegale di cuccioli di cani e gatti".

I cittadini potranno anche sostenere l’associazione portando a casa il tradizionale uovo di pasqua LAV.

Il traffico illegale di cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai Paesi dell’Est, in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, "importati in modo truffaldino falsificando i documenti, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci per farli sembrare sani all’acquirente" scrivono gli animalisti indignati.
La mortalità dei cuccioli nella fase che va dal trasporto ai primi mesi dopo l’arrivo in Italia raggiunge il 50%. La carenza di controlli sanitari e la violazione della normativa in materia di vaccinazione (es. vaccinazione antirabbica) comportano elevati rischi sanitari per l’Italia.
Il valore di mercato di un cucciolo importato dall’Est (soprattutto Carlini, Jack Russell, West Highland, ecc.) e spacciato per italiano falsificando i documenti può aumentare fino a 20 volte, con un giro d’affari annuo stimato in 300 milioni di euro.

La LAV chiede innanzitutto ai cittadini di non acquistare animali. Secondo il Ministero della Salute nei canili italiani sono attualmente detenuti ben 150.000 cani. Chi vuole davvero aiutare gli animali può adottare un cane in un canile o un gatto in un gattile.
L’invito a non acquistare animali è rivolto anche a chi non riuscisse a trovare nei canili cani compatibili con le proprie esigenze. Acquistando un animale contribuirebbe infatti comunque ad alimentarne il commercio, attività foriera di abbandoni, traffici illeciti e maltrattamenti.

La LAV chiede poi adeguati interventi legislativi per contrastare il traffico di animali dall’Europa dell’Est.
A livello nazionale la LAV chiede che venga presto emanato il Disegno di Legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia (firmata dal nostro Paese nel 1987, ma mai recepita), nel quale il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini e il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini si sono impegnati a inserire il reato di traffico di animali da compagnia al fine di perseguire chi, in maniera organizzata, clandestina e priva di documentazione, introduce e commercia cuccioli dall’Est nel nostro Paese.

A livello europeo il Ministro Frattini, condividendo la campagna di sensibilizzazione della LAV, ha chiesto alla Commissaria Europea alla Salute Androulla Vassiliou un intervento di armonizzazione delle norme che riguardano questa materia, la revisione degli standard dei microchip che renda possibile la completa e sicura tracciabilità degli stessi, l’adozione di misure che intervengano sulle pratiche di allevamento degli animali da compagnia, la definizione di rigorosi protocolli armonizzati a livello comunitario per tutte le patologie che rappresentano cause di morte per gli animali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Marzo 2009
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