Molestie a bimbo in ospedale e la dignità dei genitori

Alcune note a margine della sentenza sul caso delle molestie in corsia

La notizia della condanna per violenza sessuale di un volontario che operava con una onlus nel reparto pediatria dell’ospedale di Tradate suscita commenti e riflessioni. Pur tutelando l’anonimato, aggiungiamo, alla notizia, una postilla, che ci viene suggerita dalla famiglia che si è costituita parte civile
I genitori non hanno fatto nessuna richiesta di denaro, ma hanno chiesto alla Corte di pronunciarsi su un risarcimento che tenesse conto dei danni morali e delle spese (sanitarie, legali, di consulenze ecc ecc ) sostenute. Il GUP ha deciso per la somma che sappiamo.
La sentenza non ha tenuto conto solo del passato ma anche del futuro, in quanto : l’ imputato è stato interdetto da luoghi pubblici con la presenza di minori.
Ed è questa l’unica condanna che i genitori si prefissavano. Abbiamo ritenuto opportuno ribadirlo, affinchè sia chiaro che l’unico intento della famiglia era solo quello di ottenere giustizia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2009
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