Credito: secondo incontro tra Industriali e Banche

Il "Tavolo del Credito" tra Univa e sistema bancario è tornato a riunirsi. Con incontri mirati, cui spiegare i risultati di un questionario tra le imprese associate

Continua l’azione dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese per sensibilizzare le banche sulle difficoltà che riscontrano, in questo momento, le imprese nell’accesso ai finanziamenti. Un obiettivo perseguito anche tramite l’istituzione del cosiddetto Tavolo del Credito che, dopo la prima riunione di fine 2008, è tornato a riunirsi. Con una modalità diversa, rispetto a quella iniziale che coinvolgeva tutti gli attori del territorio.

Ora gli incontri sono mirati. I vertici dell’Unione Industriali si confronteranno con una stretta cerchia di banche che, a rotazione, verranno progressivamente tutte coinvolte. A quelle che hanno partecipato alla prima discussione di riavvio del Tavolo, il Presidente dell’Unione Industriali, Michele Graglia, ha presentato l’aggiornamento di quell’indagine svolta a fine 2008 tra le imprese del Varesotto per capire quale fosse l’approccio delle banche nei loro confronti. I risultati di oggi, se rapportati con quelli di allora, non sono del tutto confortanti per il sistema produttivo.

Le imprese che registrano una riduzione degli affidamenti sono salite al 34%. Un innalzamento che dimostra come la diffidenza, tra i due mondi, quello manifatturiero e del credito, persista ancora. Rimane alta anche la quota delle attività produttive che ha riscontrato un aumento degli spread: 55%. Elevata anche la percentuale di chi denuncia allungamenti dei tempi di delibera e maggiore severità di giudizio nel disbrigo delle domande di finanziamento: 59%.

«Con la ripresa degli incontri del Tavolo del Credito – ha spiegato Michele Graglia agli esponenti del mondo bancario – vogliamo rafforzare un dialogo che riporti a una normalizzazione dei rapporti con gli istituti di credito, a vantaggio non solo delle imprese, ma di tutto il mondo economico locale».

Ognuno, è stato il concetto espresso dal Presidente dell’Unione Industriali, deve fare un passo avanti in direzione dell’altro. Alle banche, secondo Michele Graglia, «spetta ragionare in maniera diversa sugli spread praticati nel prestare denaro». Il costo di accesso al credito rimane alto: «E’ vero che l’Euribor si sta abbassando e con esso scende anche il prezzo dei finanziamenti concessi, ma, a conti fatti, la differenza tra l’indice di riferimento e quello praticato alle imprese continua a essere troppo elevato». In un’ottica futura, questo, «è fonte di grande preoccupazione, perché quando i tassi torneranno a salire, con questi spread, i costi rischiano di diventare insostenibili». La politica degli interessi praticati è, dunque, da rivedere secondo il Presidente Graglia, «anche perché se a fine 2008, da parte delle banche, c’era una preoccupazione da carenza di liquidità, oggi questi timori non ci sono più. La liquidità sembra buona e dunque, se la materia prima c’è, è ovvio, come avviene in tutti i mercati, che anche i prezzi scendano». Anche le imprese, però, ha riconosciuto sempre Michele Graglia, devono saper fare la loro parte «sul fronte della patrimonializzazione, che deve aumentare». 

Il clima dell’incontro è stato, comunque, diverso dal primo di fine 2008. Maggiori punti di contatto, maggior voglia di dialogare, convergenza nell’affrontare ogni singola realtà aziendale per quella che è, al di là degli scenari economici generali. Che stanno cambiando in meglio, hanno sottolineato alcuni rappresentanti delle banche presenti. Gli stessi che hanno ribadito come gli istituti di credito intendano rimanere al fianco delle imprese del territorio, per aumentarne la competitività e sostenerne progetti di sviluppo. Far venire meno il credito al sistema produttivo, è stato detto, non è interesse di nessuno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2009
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