“Il Signore tocchi cuori e menti dei carnefici e li faccia pentire”

Funzione funebre nella chiesa di San Grato. Nell'omelia don Fiorenzo Mina ha lanciato moniti a giovani e adulti. Tra la folla i genitori e gli amici di Dean, distrutti dal dolore

Se l’affetto si misura con i numeri, a Dean volevano bene davvero in tanti. Nella chiesa di San Grato a Bobbiate si sono radunati in più di trecento, giovani e giovanissimi, coetanei della vittima e dei carnefici della terribile storia consumata tra il rione varesino e le Bustecche. Con loro anche tanti cittadini di Bobbiate, le professoresse che hanno accompagnato Dean nei suoi anni scolastici, mamme e nonne incredule per una tragedia senza senso e senza spiegazioni. Nei discorsi dei ragazzi all’esterno della chiesa la disperazione e la rabbia detta a mezza bocca nei confronti di chi ha tolto la vita ad un diciassettenne che tutti ricordano come un ragazzino vivace sì, ma certamente non cattivo. Parlano delle ultime novità emerse dall’inchiesta, della bugia del cappellino e della crudeltà del gesto. Tra la folla anche i parenti croati di Dean Catic, i suoi genitori e il fratello: la madre è entrata in chiesa sorretta dal marito e da un’altra parente, letteralmente distrutta dal dolore. Altrettanto a pezzi la giovanissima fidanzata di Dean, affiancata da due amiche e dalla madre: sguardo fisso davanti a sé alternato a lacrime e singhiozzi irrefrenabili che le arrossano gli occhi chiari. Per il fratello di Dean, che ben conosceva i suoi carnefici, volto tirato e mille mani da stringere e mille abbracci da ricambiare.
 
Nell’omelia funebre don Fiorenzo Mina ha parlato ai giovani e agli adulti, invitando i primi a non buttare via le proprie vite facendosi attrarre dai facili divertimenti, dalle emozioni forti e dalla troppa voglia di distinguersi: «Non rifuggite la fatica, non considerate l’abitudine come un male da combattere, abbiate il coraggio di prendere la vostra vita in mano. Lavoro, studio, amicizie e preghiera per chi ha fede siano la testimonianza del senso della vita – ha detto don Fiorenzo -. La vita è bella, fidatevi degli adulti che vi devono dare l’esempio». E proprio rivolto ai più grandi, don Fiorenzo ha lanciato moniti chiari: «Troppo spesso si fanno chiacchiere, troppo spesso si parla di valori e ideali senza che i comportamenti rispecchino quel che si dice – ha detto il parroco di Bobbiate -. Troppe sono le assenze, le deleghe, le superficialità e le leggerezze. Riprendiamo l’impegno ad educare credendo in questo compito e provando ad ascoltare con gli occhi e con il cuore ciò che i nostri giovani vogliono dirci, anche se spesso ce lo nascondono. La sicurezza non ce la dà un individuo in divisa in più nei luoghi che frequentano i nostri figli, ma la sicurezza deriva dal buon senso e dai comportamenti corretti».
 
Don Fiorenzo, a tratti commosso, ha ricordato Dean e la gioia della sua presenza nella vita dei suoi cari e dei suoi amici in un momento di enorme tristezza come questo. Al termine del suo discorso, il parroco ha rivolto un pensiero anche ai colpevoli dell’omicidio di Dean: «Il pensiero va a chi è stata causa di questo dolore – ha detto don Fiorenzo -. Il Signore tocchi i cuori e le menti di quei due giovani e faccia comprendere loro cosa hanno fatto, cosicchè si pentano e conoscano la verità nelle loro vite». All’uscita dalla funzione (non ci sarà nessun funerale “tradizionale” dato che la famiglia di Dean non è cattolica) la pioggia battente e il freddo hanno fatto da contorno alla disperazione di un’intera comunità fatta di giovani e meno giovani che non riescono a spiegarsi una cosa molto, troppo più grande di loro.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 27 Aprile 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.