Raccolta rifiuti, le minoranze chiedono un consiglio comunale urgente

Le festività pasquali non hanno interrotto l’attività politica a Gemonio, dove continua a tener banco la scelta votata all’unanimità in consiglio comunale di aderire al consorzio di raccolta dei rifiuti che fa capo a Sesto Calende a scapito di quello coordinato dalla Comunità Montana della Valcuvia. Dopo la scelta di Gemonio e la risposta del presidente dell’ente montano Magrini, si registra una nuova presa di posizione da parte delle minoranze che siedono nel consiglio di Villa Sacchi.

I quattro consiglieri (Lucchini e Magnani di "Per Gemonio", Carini e De Angelis di "Insieme per Gemonio") indirizzano una missiva al sindaco Fabio Felli sottolinendo la «autentica risposta di fiducia alle Sue affermazioni percepite come attenzione agli interessi dei nostri concittadini. Infatti, Lei ha garantito a tutti i Consiglieri Comunali che la nuova convenzione per la gestione associata a parità di servizio con quella offerta da Comunità Montana della Valcuvia, avrebbe ottenuto un risparmio di migliaia di euro».
Considerata però la risposta al nostro giornale da parte del presidente Magrini, (il quale «afferma che i costi per lo smaltimento dei rifiuti a carico dei comuni "consorziati Valcuvia" è il più basso della media provinciale e che il costo per cittadino è di 64,31 euro a fronte dei 76,36 euro della convenzione intercomunale di Sesto Calende» si legge nella nota) i gruppi di minoranza chiedono la convocazione urgente del consiglio comunale per ridiscutere e chiarire il punto denominato «Revoca della delibera di conferimento delega per la gestione del servizio rifiuti solidi urbani alla Comunità Montana della Valcuvia e, Adesione alla convenzione per la gestione associata del servizio di rimozione e smaltimento rifiuti – Ente capofila: Sesto Calende».