Raid razzista, condannato metà del branco

Due anni di carcere per Marco Rocchetti, 26 anni, e Manuel Parazzoli, 21 anni: picchiarono un bengalese a Ghirla

I suoi aggressori lo avevano accusato di esagerare per avere i soldi del risarcimento, ma il tribunale gli ha dato ragione. Due ragazzi di Cugliate Fabiasco sono stati condannati per aver picchiato un venditore di rose del bangladesh, per avergli sputato, per avergli rotto il motorino e averlo riempito di calci e pugni, e solo per un motivo: era di straniero, era di colore. Il raid razzista di Ghirla è stato punito con 2 anni di carcere per Marco Rocchetti, 26 anni, e Manuel Parazzoli, 21 anni, i due giovani che a novembre picchiarono l’extracomunitario, insieme a due complici: Daniele Civolani, 21 anni, e Davide Margotta, 21 anni, che patteggeranno una pena di 6 mesi.
I primi due, hanno invece scelto il rito ordinario; sono stati condannati anche a 10mila euro di risarcimento, e al pagamento delle spese di costituzione di parte civile. Unica consolazione, la revoca delle misure restrittive. Ma nella sostanza, il processo è stata una netta vittoria dell’accusa, rappresentata dal Pm Sara Arduini. I due imputati erano accusati di danneggiamenti, percosse, ingiurie, lesioni e con l’aggravante dall’odio razziale.
La ricostruzione del bengalese picchiato, Mizan Khan, 31 anni, di Varese, ha retto all’interrogatorio in aula, nonostante l’avvocato delle difese, Maurizio Domanico, nella sua requisitoria avesse messo in luce come i testimoni dell’accusa,  fossero tutti arrivati qualche attimo dopo il pestaggio vero e proprio, contestando anche il fatto, tra gli altri, che l’uomo non ha un certificato medico per le ferite riportate. Il processo, dunque,  si è giocato, in buona parte, sulla credibilità dei testi: la parola del bengalese, contro quella dei due aggressori. Che hanno scaricato la responsabilità su un terzo complice, il Civolani. Ma che secondo l’accusa sono stati reticenti. Per il pm Sara Arduini, si è trattato “di una bella prova di viltà”: i due ragazzi agirono solo perché animati dalla volontà di punire uno straniero per il solo colore della sua pelle; il magistrato ha poi smentito che il bengalese, poco dopo esser stato picchiato, potesse avere la lucidità di incolpare furbescamente 4 persone, solo per avere dei soldi come risarcimento.
Il tribunale ha creduto a Khan che, nella scorsa udienza, aveva confermato le botte e gli insulti. Non ha giocato a favore degli imputati anche un precedente:  Ronchetti patteggiò 6 anni fa  una condanna per lesioni a uno straniero. I testimoni della difesa avevano tutti riferito che i ragazzi non fanno parte di organizzazioni di estrema destra, ma come ha osservato l’avvocato di  Parte Civile,  Corrado Viazzo – che chiedeva 30mila euro –  gli altri due imputati che andranno al patteggiamento, interrogati in aula,  non hanno aiutato gli amici,  e non li hanno mai scagionati dal pestaggio. La difesa farà appello. Secondo l’avvocato Domanico “sul processo ha pesato il clamore suscitato a suo tempo dalla stampa”.   

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 07 Aprile 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.