Su Facebook? “Nasce sempre qualcosa di vero”

A Varese gli autori del best seller “L’amore al tempo di Facebook”: “Il nostro non è un galateo, solo uno sguardo a ciò che succede”

Ma alla fin della fiera, qualcosa si conclude su questo facebook? “Certo che si conclude, ma…”. Il punto, per un libro dal titolo “L’amore ai tempi di facebook” è anche questo. “Anche”, perché non si deve venir conquistati solo dal titolo di quello che Baldini e Castoldi ha pubblicato qualche mese fa e che, secondo indiscrezioni, sta spopolando. A raccontare questa idea il consigliere regionale del Pd Giuseppe Civati, 34 anni, e Mattia Carzaniga, ventiseienne critico cinematografico per “Best movie”, coautori del libro e a Varese per un incontro pubblico. Un instant book capace di parafrasare un signor Marquez (ma i “tempi” qui sono diversi, si parla di quando c’era il colera) che la sa lunga di quel sentimento comune – secondo gli autori – ai tanti utenti del social network: l’amore.

Sulla quarta di copertina si scopre che il lavoro riguarda “tutto quello che avreste voluto sapere su facebook e che non avete mai osato chiedere”: non un Galateo, insomma, ma una piccola guida ricca di aneddoti dovuti all’esperienza degli autori, che assieme non faranno un secolo, ma 3.000 “amici” (e su facebook sono numeri). Ma allora l’amore che c’entra? «Centra perché facebook riguarda anche e soprattutto questo aspetto – risponde Civati – . Perché l’amore, inteso come forza, è qualcosa che unisce. E fra gli utenti di facebook, questo senso di unione, di amore allo stato gassoso, è percepibile».

Tanti commentatori hanno parlato di questo social network come di un posto dove si cominciano relazioni, ma al momento del metterle in pratica nella vita reale, non ci si incontra: è vero?. «Non è vero che non si conclude nulla – continua Civati – stiamo comunque parlando di una relazione, sia pure embrionale. E’ qualcosa che nasce e si sviluppa lo stesso, anche se non ci si incontra. Poi l’esito e il buon fine di una relazione data su fb dipende molto dai soggetti…”. Insomma, se uno ci sa fare, facebook può essere uno dei tanti strumenti per conoscere e perché no, per conquistare. Tutto, anche secondo Mattia Carzaniga, «si gioca sull’attesa della risposta, vale a dire un meccanismo che comunque non è lontano da quello che accade nella realtà».

Ma cosa succederà ora? Sempre Carzaniga conferma infatti che oramai gli utenti su “faccialibro” sono 7 milioni. Uno sviluppo incredibile che ha visto un’enorme impennata specialmente in questi ultimi mesi. «Difficile dire ciò che accadrà – concludono gli autori – : si può ipotizzare una versione più vicina a twitter (altro social network che permette agli iscritti si comunicare con short messages nda) o un’apertura ad altri strumenti come netlog (altro social network pensato per i più piccoli nda). Non è possibile dare una risposta precisa. Certo facebook è uno strumento che si mette in discussione, operando continue modifiche, e correggendo errori. E’ un qualcosa di innovativo e intelligente, che saprà rinnovarsi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Aprile 2009
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