Bison: «Recuperare il sapore genuino delle tradizioni»

Intervista alla candidata dell’alleanza Popolo delle libertà-Lega Nord, che sottolinea come il paese si voglia riappropriare del proprio territorio

 

Ha quanrant’anni e lavora come avvocato. Barbara Bison non è sposata, ma convive da 17 anni con il suo compagno e sottolinea che «"visti i tempi", un rapporto sentimentale così duraturo e saldo è già un bel successo, indipendentemente da una fede al dito o meno». È il candidato sindaco dell’alleanza tra Popolo delle libertà e Lega Nord e questa decisione sembra essere sostanzialmente dettata, come lei definisce, dall’amore per il proprio paese: «La scelta è nata dalla voglia e dall’entusiasmo di far sì che le idee politiche dei simboli che rappresento, prima fra tutte la tutela del territorio, trovino concreta attuazione in un paese come Gornate, che purtroppo sta perdendo il sapore genuino delle tradizioni e, negli ultimi anni, ha visto proliferare costruzioni edilizie a scapito del suo bellissimo territorio».
 
Secondo lei perchè in un pese di quasi duemila abitanti ci sono ben cinque liste, quando nelle elezioni di cinque anni fa si presentò un solo candidato?
«Credo ci siano ben cinque liste proprio per evitare che si verifichi nuovamente un caso analogo a quello delle passate elezioni. Penso che i candidati, e di conseguenza i loro cittadini elettori, si siano ben resi conto di come un’amministrazione senza opposizione alcuna rappresenti più un modello dittatoriale che democratico. E noi, per fortuna, viviamo in una democrazia».
Quale la maggiore critica che muoverebbe all’amministrazione Sommaruga?
«Sinceramente ritengo poco etico e corretto muovere critiche all’operato di altre amministrazioni, soprattutto durante il periodo elettorale, e soprattutto quando non si è ancora scesi in campo e non si è avuta l’occasione di amministrare un paese. Si fa in fretta a guardare nell’orto del vicino, ma così facendo, spesso, ci si dimentica di coltivare il proprio. Posso solo dire che ci impegneremo sino in fondo per far sì che Gornate, tra cinque anni, sia un paese diverso e migliore. E poi, il passato è passato. Dobbiamo guardare al futuro».
Nel caso venisse eletta, in tre punti, su cosa punterà i prossimi cinque anni di amministrazione?
«Tutela, con la T maiuscola, del territorio; Manutenzione costante e pulizia accurata delle strade; Confronto e dialogo con tutti i cittadini, di ogni fascia ed età. Sono convinta che per amministrare in maniera costruttiva un paese, e cambiare davvero, si debba dare ascolto a tutti coloro che vi abitano, per comprendere profondamente quali siano le reali necessità e dare delle priorità agli interventi
da effettuare.
 
La nascita del parco rto, del monumento naturale, delle terre del Seprio, sembra che renda la valle olona sempre più un bacino omogeneo di comuni con obiettivi condivisi. Quali proposte portare a questi tavoli di confronto?
«Maggiore valorizzazione, pulizia  e rispetto per i nostri parchi e per la natura. Mi piacerebbe creare un percorso-vita all’interno del parco, sistemare i sentieri naturalistici e renderli più agevoli, creare angoli attrezzati dove le famiglie possano ritrovarsi nei giorni di festa per fare un pic-nic con i figli, e dove le persone anziane possano sedersi comodamente per trascorrere una piacevole giornata al fresco degli alberi. Credo che i giovani di oggi abbiano perso il contatto con la natura, per poi rifugiarsi nei bar ed in locali affollati. Aiutiamoli a riscoprire le nostre verdi bellezze. La natura può insegnare molto, basta ascoltarla».
 
Lanci un appello agli elettori.
«Credete in noi, e noi lavoreremo per voi. Con umiltà, lealtà ed impegno».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Maggio 2009
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