L’acqua di Brinzio

Alcune considerazioni sul tema da parte di Ettore Piccinelli

Riceviamo e pubblichiamo

Il recente articolo l’acqua di Brinzio del notiziario di aprile 2009 a firma di Alessandro Uggeri consigliere di maggioranza, merita alcune considerazioni .

Abbiamo avuto la conferma che l’acqua di Brinzio è buona.
Tanti anni fa chiesi ad un anziano del paese se potevo dissetarmi ad uno di quelle fontane che si trovano nei nostri boschi :mi ricordo ancora la risposta :
O nin l’acqua quand l’ha fai tre tom poo bela qualsiasi galantom
Traduzione l’acqua quando ha fatto tre salti può essere bevuta da tutti.
Questa  ulteriore conferma ci rende ancora più felici.
A seguito di periodi siccitosi vediamo apparire giuste ordinanze che invitano a risparmiare acqua:
evitare di lavare auto, innaffiare giardini ecc.
Un gesto di buon esempio potrebbe essere quello di chiudere l’inutile spreco che avviene con la
Fonte del Cerro o almeno qualcuno ci spieghi il perché del fatto che quella fonte debba essere sempre aperta .
Rileggendo l’ articolo del notiziario settembre 2006 sempre in merito all’acqua di Brinzio a firma di Uggeri, mi permetto di ricordare gli sviluppi futuri che l’attuale amministrazione aveva in mente di fare :
Realizzazione di un secondo bacino presso le sorgenti.
Ricerca di nuove fonti nel versante Brinziese della Martica
Valutazione dell’ipotesi di cambiare il tipo di pompe presso il pozzo
Supporto ai concittadini nell’autorizzazione ai prelievi a scopo irriguo del rio Brivola (chissà perche solo il rio Brivola) e quelli che abitano nei pressi del Valmolina? Per innaffiare giardini ecc.
 
ATO
Su questa futura organizzazione di come verranno gestite la risorse idriche non ho nulla da aggiungere . Una sola certezza sarà l’unico interlocutore per quanto riguarda l’acqua.
 
ENERGIA IDROELETTRICA
L’energia idroelettrica è oggi una risorsa strategica e in futuro la domanda di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili aumenterà costantemente.
Di pari passo con l’aumento dei costi economici e sociali e con l’attenzione verso l’ambiente crescerà l’importanza delle piccole centrali finora trascurate perché ritenute poco convenienti rispetto ai grandi impianti.
Attualmente il parametro di riferimento è il costo del barile di petrolio, di conseguenza tutte valutazioni devono necessariamente tenerne conto.
La nostra comunità ha già dato modo per alcuni decenni di come poteva produrre energia pulita
sfruttando la risorsa del Salto del PESEGH.
Leggendo quanto scrive l’ autorevole componente dell’attuale amministrazione   che l’idea di sfruttare tale risorsa appare accattivante, ma decisamente inapplicabile, la ritengo una considerazione un tantino prematura anche in funzione di quanto accennato in precedenza. 
Nei mesi passati ho organizzato anche delle conferenze in cui sono emersi diversi pareri di cui sicuramente ho fatto tesoro.
Importante sottolineare che non si è mai pensato  di chiedere finanziamenti alle casse comunali per queste opere in quanto conosciamo molto bene gli impegni economici che il nostro comune ha intrapreso per i prossimi decenni.
Ed a questo proposito desideriamo tranquillizzare i nostri compaesani che se vantaggi esistono andranno interamente alle nostre comunità la trasparenza sarà assoluta.
Attualmente è in corso una valutazione tecnica per cercare di conoscere i termini numerici esatti
In pratica capire i costi e i guadagni e agire di conseguenza.
E questo senza chiedere quattrini alle popolazioni residenti, esiste solo la passione di qualcuno che ama Brinzio e che desidera dare alla comunità la propria esperienza, il tempo per la ricerca, senza chiedere nulla in cambio aldilà di un semplice ringraziamento .
E’ curioso che si cerchi di stroncare prima della consultazione elettorale questa volontà di dare alle nostre comunità la possibilità di sfruttare questa risorsa.
Forse perché questa ricerca avviene da un componente di lista avversaria?
I dati che ho riscontrato in questa ricerca mi confortano e mi spingono a continuare anche perché
negli ultimi mesi ho avuto la solidarietà, l’aiuto con suggerimenti costruttivi di giovani e meno giovani che sono venute a conoscenza di questa mia ricerca e che qualche volta incontro lungo il fiume o nei dintorni della cascata.
Per anni si è utilizzato il torrente RANCINA fprmato dal BRIVOLA e VALMOLINA alimentati da un bacino imbrifero di 6,7kmq in pratica la MARTICA ed una parte del versante nord Del CAMPO DEI FIORI
A seguito di una attenta valutazione potremmo sfruttare un ulteriore parte di bacino del versante nord del CDF
di incrementare di circa il 20% il bacino imbrifero e di portarlo a 8,100kmq aumentando la portata con l’aggiunta di due torrenti.
Il progetto sarebbe quello di una piccola condotta forzata che sfrutti il salto del PESEGH.
Posizionare una turbina nella posizione simile a quella in cui si trovava precedentemente quella che forniva energia alla tessitura RONCARI.
Successivamente convogliare l’acqua turbinata nel  RANCINA sottostante.
A poche decine di metri più sotto confluiscono i due torrenti  alimentati dal versante nord del CAMPO DEI FIORI
Il primo torrente è il PARDOMO che scende dall’omonima valle, il secondo è chiamato RANCINA passa sotto   al ponte dei VALVARUNSCIN
 
E incredibile come la natura abbia messo il confluimento dei due fiumi nel RANCINA cosi vicini tra loro ed il convogliamento dell’ acqua turbinata della condotta del PESEGH.
 Avremmo così la portata di quattro fiumi che verrebbero incanalati in un’unica condotta forzata che alimenterebbe una turbina posizionata a Rancio Valcuvia
Tutto questo ci darebbe degli incredibili vantaggi sia numerici che a livello turistico. Si potrebbe gestire la cascata del PESEGH come viene gestita la cascata delle MARMORE è un paragone un po’irriverente a livello quantitativo,ma molto simile, 
Potremmo svincolare infatti la cascata del PESEGH nei giorni festivi o in determinati orari,in pratica lasciare scorrere l’acqua lungo il corso della cascata come e quando vogliamo, avremmo comunque sempre la parte più consistente sotto che sfrutta sempre il salto di 160 metri e garantisce sempre la portata dei quattro fiumi.
Sicuramente un impianto con simili caratteristiche rafforzerebbe positivamente l’immagine della nostra comunità  un notevole impulso al turismo, con delle ricadute positive anche a livello di posti di lavoro, un integrazione alle strutture turistiche esistenti.
 
DMV
Deflusso minimo vitale
Si è molto discusso di questo, in realtà questo è un problema facilmente risolvibile con un po’ di buona volontà .
Il deflusso minimo vitale è quella quantità di acqua che bisogna lasciare al fiume perché esso viva
e di questo ne siamo consapevoli, non è ben definita la quantità ,per alcuni è di 50lt/sec per altri è 70lt/sec la differenza è minima e la cosa è ininfluente.
Durante le rilevazioni che ho effettuato nei mesi più siccitosi ho riscontrato portate nel vamolina anche di 2 lt/sec per cui se leggiamo che il fiume deve avere sempre 50 o 70lt/sec significa forse che dovremmo alimentare artificialmente il ruscello per avere sempre il minimo DMV che ci impone la legge?
A seguito di inverni con abbondanti nevicate molto la portata dei fiumi si mantiene elevata anche nei mesi a seguire, dopo periodi con abbondanti piogge le portate si mantengono notevoli per numerose settimane :perche sprecare tutto?
Dopo questi eventi si possono raggiungere portate che superano anche i 1000-1200 lt/sec
Esiste la possibilità di sfruttare queste notevoli portate rilasciando naturalmente al fiume il DMV
Si tratta di utilizzare la portata fino a quando decresce  a circa 100lt/sec o comunque un valore di portata minimo da stabilire.
A quel punto verrebbero chiuse le condotte forzate , la quantità di acqua presente tornerebbe ad alimentare interamente il fiume in attesa che eventi piovosi permettano il riutilizzo delle turbine.
Vengono costruiti  attualmente impianti idroelettrici molto flessibili che permettono di ottimizzare il variare delle portate in quanto la realtà di Brinzio è presente anche in altre situazioni .
LAGO
Di seguito leggiamo che:Non si potrebbe come ipotizzato gestire le portate sbarrando anche il LAGHETTO DI BRINZIO, se non altro perché RISERVA NATURALE
Anche qui deve essere fatta chiarezza:
Sarebbe più corretto affermare che si potrebbero trovare intendimenti per integrare questa notevole risorsa che ci permetterebbe di sfruttare meglio eventuali progetti intesi allo sfruttamento di energia idroelettrica, tenendo anche conto della sicurezza, di coloro che amano il lago, dei pescatore, dell’ equilibrio idrogeologico e di tutto quello che ne consegue,del parere del parco ecc.
Attualmente il lago viene sbarrato o aperto con buona pace di tutti a seconda delle necessità e del buon senso di chi ci vive attorno e ne conosce i problemi, non mi sembra che nel corso degli anni si siano verificati danni per colpa di questo.
Per cui vietare la possibilità di integrare l’uso del bacino del lago per scopi energetici ritengo sia solo demagogia.
 
 BACINI ACQUA PIOVANA
Sarebbe interessante invitare i nuovi costruttori di case o anche chi ne ha la possibilità di realizzare bacini che raccolgano acqua piovana per utilizzi che non siano domestici, si potrebbero trovare forme di sgravi fiscali per incentivare questa forma di risparmio idrico che avviene attualmente in diversi paesi europei.  
 
 Ettore Piccinelli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Maggio 2009
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