Le gaffe internazionali viste da Antonio Caprarica

Il direttore dei radiogiornali della Rai ed ex giornalista inviato presenta i suoi ultimi due libri giovedì 28 maggio, alle 21, tra cui anche l’opera ironica dedicata agli italiani

Doppia presentazione per Antonio Caprarica. Il direttore dei radiogiornali della Rai e inviato per diversi paesi del mondo, è uscito in pochi mesi con ben due libri, che presenterà entrambi a Samarate, in piazza Italia, nell’ambito di Librando, giovedì 28 maggio, alle 21. Si tratta di “Gli italiani la sanno lunga… o no?”, che chiude la trilogia dedicata ai paesi europei dopo le prime uscite che analizzavano inglesi e francesi, e il recente “Papaveri e papere, breve storia universale delle gaffe dei potenti”, entrambi editi da Sperling & Kupfer. L’autore sarà intervistato dalla giornalista di Varesenews.it, Alessandra Toni.
 
Mentre “Papaveri e Papere” racconta spropositi, lapsus, topiche, goffaggini in cui Caprarica raccoglie le figuracce più celebri e spassose, dagli equivoci sfociati in veri e propri incidenti diplomatici alle balordaggini di gaffeur cronici, il libro dedicato agli italiani è analizza la visione degli italiani all’estero. La leggenda vuole gli italiani "brava gente": accoglienti e generosi, poveri ma belli, gaglioffi ma simpatici, ricchi di inventiva e maestri nell’arte di vivere e amare. Molti illustri connazionali invece li dipinge invece furbi, cinici e conformisti, insofferenti alle regole e privi di senso civico. Chi siamo dunque noi italiani? Dopo essersi divertito a passare in rassegna i vizi e i difetti degli inglesi e dei francesi, Antonio Caprarica prova a osservare e descrivere il nostro Bel Paese , quanto più spassionatamente è possibile e dalle più diverse prospettive.
 
Antonio Caprarica (Lecce, 1951), una laurea in Filosofia con Lucio Colletti, ha iniziato la carriera giornalistica come commentatore di politica interna dell’ Unità ed è stato in seguito condirettore di Paese Sera . Tra il 1988 e il 1993 è stato prima inviato, poi corrispondente stabile del Tg1 dal Medio Oriente, coprendo avvenimenti come la jihad antisovietica in Afghanistan, la prima Guerra del Golfo e l’intifada palestinese. Dal 1993 è stato a capo dell’ufficio di Corrispondenza della Rai da Mosca, che ha lasciato nel 1997 per ricoprire lo stesso incarico a Londra: in Gran Bretagna è rimasto quasi un decennio – quello di Blair – che ha condensato nel suo libro Dio ci salvi dagli inglesi¿ o no!? , vincitore del Premio Gaeta per la letteratura di viaggio e tra i best-seller del 2006. Dal marzo al dicembre 2006 ha diretto la sede Rai di Parigi. Attualmente è direttore di Radio Uno e dei giornali radio Rai. Vincitore di molti premi di giornalismo tra i più prestigiosi (Ischia, Fregene, Val di Sole), collabora con numerosi quotidiani e periodici.

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Pubblicato il 28 Maggio 2009
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