Rossi su Malpensa: “Le battute del Governo passano, i problemi restano”
Il senatore del Pd interviene sulla decisione di Alitalia di scegliere Fiumicino anziché Malpensa
«Le battute e le dichiarazioni del Governo passano, i problemi restano» – così il senatore Paolo Rossi (PD) ha commentato la decisione, ormai ratificata dal vertici Sea, in base alla quale Fiumicino sarà l’hub nazionale di Alitalia. «Tutti ricordano» – ha proseguito Rossi – «come l’intervento del presidente del Consiglio, che volle vestire i panni del salvatore della Patria in piena campagna elettorale, si tradussero nella solenne promessa di non abbandonare Malpensa ad Air France, e di farne anzi fulcro di un possibile rilancio. Le dichiarazioni e i numeri riportati dal sindaco Letizia Moratti, a questo riguardo, appaiono come il patetico tentativo di rimpannucciare uno scivolone annunciato e la miopia progressiva che vi sottostà: mentre Reggio Calabria viene eletta ad "area metropolitana", Malpensa viene declassata. È questo il prezzo che la Lega si vede costretta a pagare, entro la coalizione di governo, per un disegno federalista che evidentemente sta solo sulla carta. Sinceramente non comprendo l’ostentato ottimismo di facciata della Moratti. A una manciata in più di voli di Lufthansa, Easyjet ed Emirates» – puntualizza il senatore Rossi – «vorrei opporre questo dato inconfutabile: i 1238 voli settimanali di Alitalia su Malpensa, al marzo del 2008, sono ora, a poco più di un anno di distanza, ridotti a 185… Il risultato di questa politica scellerata è sotto gli occhi di tutti: Malpensa è avviata a rimanere una cattedrale nel deserto, e le accuse rivolte al Governo Prodi sono solo escamotages di chi ora, stracciandosi le vesti, voglia nascondersi dietro un dito. Il Governo e la Lega, impegnati a fare la voce grossa per arginare i problemi creati dall’emigrazione, evidentemente non hanno posto eguale impegno e determinazione per promuovere la liberalizzazione delle rotte su Malpensa».«Mentre sotto l’ombrello del diritto internazionale e innanzi alle crescenti perplessità dell’Onu, della CEI e della gente comune, il governo si affanna a ricacciare indietro i barconi dei disperati» – conclude il senatore del partito democratico – «passano, con quel voto di fiducia puntualmente rimproverato all’esigua maggioranza di centrosinistra della trascorsa legislatura, le ronde e la cancellazione della retroattività della Class Action: mettendo così formalmente al riparo i responsabili di Cirio, Parmalat, i vertici di Alitalia, e archiviando casi in cui non solo sono stati truffati migliaia di risparmiatori ma è stata calpestata, così agendo, la loro dignità».
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