Esselunga apre anche nella città dei due galli
Il nuovo punto vendita di via Pegoraro va a coprire un "buco" nella zona del gallaratese, salgono a otto i supermercati in provincia di Varese con un occhio all'ambiente
Aprirà domani il nuovo superstore di Esselunga che aumenta il numero dei suoi punti vendita in provincia di Varese arrivando ad otto. Il nuovo supermercato di via Pegoraro a Gallarate servirà la città dei due galli e segue l’apertura del megastore di Legnano all’interno dell’area Cantoni. Ancora una volta è un’ex-cotonificio ad ospitare il punto vendita della nota catena per l’esattezza l’ex-Maino. Del vecchio cotonificio è stata tenuta intatta la facciata che da sulle vie laterali mentre l’interno è stato completamente ricostruito.
La superficie totale del nuovo supermercato è di oltre 3 mila mq mentre quella destinata alla vendita è di 2.500 mq. Lo spazio rimanente è stato predisposto per un eventuale ingrandimento del supermercato stesso. Aldo Botta sottolinea le peculiarità di questa nuova rivendita: «Con questo nuovo superstorendiamo a coprire anche la zona di Gallarate – dice alla presentazione – che rimaneva scoperta in quanto l’altro supermercato più vicino è a Varese». Qui Esselunga ha assunto altre 120 persone che, insieme alle 150 di Legnano, arrivano a 270 nuovi posti di lavoro per la zona della bassa provincia e Alto Milanese: «Non male in tempo di crisi – continua – abbiamo dato, credo, un importante contributo alla tenuta occupazionale della zona».
Le sale di vendita dei negozi di ultima realizzazione sono illuminate con tubi fluorescenti dell’ultima generazione ad alta efficienza e bassissimo contenuto di mercurio. L’impiego di tali lampade, abbinato all’uso di speciali plafoniere realizzate in esclusiva per Esselunga, assicura dei rendimenti energetici molti alti. Un ulteriore vantaggio viene apportato da un innovativo sistema di regolazione elettronica dell’intensità luminosa. L’accensione e spegnimento delle luci dei negozi è a gestione automatica e programmata. Gli impianti frigoriferi sono realizzati introducendo un avanzato sistema di regolazione dell’immissione del fluido frigorifero ai banchi e alle celle : il sistema, studiato e sviluppato da Esselunga in occasione delle ultime realizzazioni, produce importanti risparmi energetici. Oltre a ciò gli impianti di climatizzazione sono dotati dei già sperimentati sistemi di trattamento dell’aria per un’ottimizzazione delle condizioni microclimatiche ambientali, sempre nell’ottica della lotta agli sprechi. Il riscaldamento invernale a metano con caldaie ad alto rendimento e l’impiego di fluidi frigorigeni di ultima generazione nei condizionatori e negli impianti frigoriferi, con conseguente eliminazione dei fluidi CFC , minimizzano l’impatto ambientale delle emissioni gassose in atmosfera sia per quanto riguarda l’effetto serra che per quanto concerne i possibili danni dell’ozonosfera.
Oltre all’ormai consueta raccolta differenziata dei rifiuti speciali, sono avviate al completo recupero le lampade fluorescenti sostituite: tali componenti sono conferiti ad uno speciale impianto che provvede al riciclaggio dei materiali (vetro, mercurio, plastica, carta e cartone ecc.) evitando così sia gli sprechi che le occasioni di inquinamento ambientale. In termini di volumi Esselunga raccoglie circa 1.800 tonnellate di plastica, 45.000 tonnellate di carta e 250 tonnellate di polistirolo all’anno. In molti dei supermarket si effettua la raccolta delle pile esaurite . Le cartucce esauste dei toner usati negli uffici e nei punti vendita vengono recuperate da una cooperativa no-profit che si occupa poi dello smaltimento.
Per il reparto Frutta e Verdura vengono utilizzati dei cestelli riciclabili che sostituiscono le ceste in legno e cartone usate generalmente in questi reparti. Si tratta di cestelli che vengono lavati e riutilizzati ripetutamente. Le ceste vengono inviate direttamente nei campi, riempite dai produttori e rispedite giornalmente, tramite il centro logistico, ai punti di vendita. I contenitori, in caso di rotture, vengono tritati e il materiale viene riutilizzato per produrre nuove ceste. Attualmente abbiamo più di 1.000.000 di cestelli. L’uso delle casse riciclabili elimina un quantitativo di ceste di legno o cartone per oltre 130 camion al giorno. Il pesce arriva al centro di lavorazione dai luoghi di pesca in casse di polistirolo (circa 30 tonnellate al mese di casse di polistirolo), poi pressate e ridotte di 50 volte. Il composto viene poi venduto ed esportato soprattutto all’estero. Il pesce lavorato viene in seguito inviato nei punti di vendita in ceste di plastica riciclabili come quelle del reparto. La carne , che viene disossata nel nostro centro di lavorazione, è inviata ai punti di vendita in ceste di plastica riciclabili come quelle del reparto Frutta e Verdura. Attualmente abbiamo oltre 60.000 ceste. La gastronomia viene inviata a negozio in contenitori totalmente riciclabili. Tutti i camion sono Euro 5 per un totale di 146 mezzi. I viaggi degli automezzi sono sempre a carico completo con una media di 329 viaggi al giorno e 13.665.000 km all’anno.
Nei punti vendita è presente un’ampia offerta di borse riutilizzabili che hanno lo scopo di offrire al cliente una valida alternativa agli shopper di plastica. Esselunga, oltre 10 anni fa, è stata tra le prime aziende della GDO italiana a introdurre il sacchetto spesa in Mater-Bi come supporto alla raccolta dell’umido, allora in fase embrionale. Il materiale utilizzato per produrre shopper biodegradabili e compostabili ha connotazioni tecniche diverse rispetto al materiale impiegato per produrre i normali sacchettini per l’umido, che hanno il solo scopo di contenere la frazione umida del rifiuto e non hanno particolari esigenze tecniche. Il sacchetto biodegradabile e compostabile, invece, deve avere caratteristiche tecniche tali da poter contenere la spesa. Lo shopper inoltre, nella fase finale del suo cliclo di vita, potrà essere utilizzato anche per contenere la frazione umida del rifiuto ed essere così gettato negli appositi contenitori forniti dal comune. Il vantaggio è la doppia possibilità di servire sia al trasporto della spesa che al conferimento dell’umido. A breve sarà disponibile una nuova borsa realizzata interamente in cellulosa vergine da un produttore certificato FSC (Forest Stewardship Council). Si avrà così una borsa più leggera (circa il 17% in meno di materiale rispetto all’attuale) a parità di prestazioni.
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