Il regime spara sulla folla

L’allarme è partito ieri pomeriggio dal web, da alcuni blog, da facebook e da twitter: «stanno sparando sulla folla». La Cnn conferma, «Le forze di sicurezza colpiscono con bastoni e armi da fuoco i dimostranti che hanno provato a radunarsi in una piazza di Teheran».
Gli oppositori al regime si erano radunati in piazza Baharestan, vicino alla sede del Parlamento, e successivamente si sono scontrati con la polizia. Le testimonianze che trapelano dalla maglia della censura parlano di una piazza piena di sangue e numerosi arresti della Polizia, tra cui 25 giornalisti e dipendenti di Kalemeh Sabz, il giornale di Moussavi. Secondo alcuni blog, nella piazza del Parlamento le milizie usavano anche le asce per disperdere la folla.
Intanto, in una Teheran presidiata dalla polizia antisommossa in alcune zone nevralgiche, la Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha ribadito oggi che le manifestazioni degli oppositori del presidente Mahmud Ahmadinejad non potranno far cambiare il risultato delle elezioni da cui è uscito rieletto. Il ministro dell’Interno ha fatto sapere che sono vietate anche le cerimonie di lutto alle quali ha chiamato per domani l’ex candidato riformista Mehdi Karrubi in memoria degli almeno 17 manifestanti rimasti uccisi nei giorni scorsi.