L’Oasi della brughiera….quasi una realtà

Ostello, riforestazione e percorsi naturalistici per un progetto da 1,6 milioni di euro realizzato insieme al Parco del Ticino. Ora si attendono i finanziamenti regionali

L’Oasi della brughiera nella ex cava di Cardano va avanti: con i finanziamenti regionali il progetto potrebbe essere presto realtà. Eco-ostello per il turismo “verde”, percorsi ciclopedonali per l’osservazione della flora e della fauna, ripiantumazioni e accompagnamento della naturale riforestazione dell’ex cava: un progetto da 1,6 milioni di euro complessivi per la riqualificazione naturalistica di un pezzo di bosco che copre un’area pari a circa 17 campi da calcio, in sinergia tra amministrazione comunale, Parco del Ticino e Legambiente, con la prospettiva di affidarne la gestione ad un’associazione o ad una fondazione aperta alla partecipazione di cittadini, associazioni e Comuni limitrofi.
«Il bosco è un tesoro da riscoprire – spiega il sindaco Mario Anastasio Aspesi – è parte integrante del nostro territorio e dobbiamo farlo fruire ai cittadini. All’oasi naturalistica della brughiera si arriverà solo in bicicletta o a piedi e si andrà per rigenerarsi ed entrare in contatto con la natura, anche a pochi passi dalle nostre città. È un nostro dovere intervenire per riqualificare la brughiera come fecero i nostri antenati nell’800 quando questo terreno era brullo e ritenuto improduttivo».
Obiettivo decisamente ambizioso, anche per la portata economica dell’investimento (1 milione e 683mila euro) ma possibile, grazie a due bandi regionali che potrebbero far pervenire fino a 800mila euro a copertura del progetto, dopo che il Comune di Cardano ha già investito 500mila euro per l’acquisizione dell’ex cava mentre la Provincia di Varese destinerà al progetto 280mila euro delle compensazioni ambientali per la SP28 in corso di realizzazione.
L’accelerazione al progetto Oasi è arrivata dopo l’approvazione in consiglio comunale della delibera sull’acquisizione dell’area della ex cava, quando la presidente del Parco del Ticino Milena Bertani ventilò l’opportunità di accedere ai finanziamenti regionali nell’ambito di un bando sulla riqualificazione turistica dei parchi.
L’iter del progetto “Oasi della brughiera”, annunciato mesi fa dall’amministrazione comunale, prevedeva infatti «un primo passaggio – illustra l’assessore ai lavori pubblici e alle politiche ambientali Vincenzo Proto – di presentazione dello studio di fattibilità in occasione del bilancio partecipativo di settembre, con la contestuale costituzione di un’associazione o di una fondazione legata al territorio e aperta a cittadini, associazioni e Comuni limitrofi per la futura gestione dell’Oasi. Ma il bando regionale da 30 milioni di euro in scadenza a fine maggio ha suggerito un’accelerazione di un progetto che era già in embrione in partnership con Parco del Ticino e Legambiente. Ora si tratta di un progetto integrato che coinvolge Cardano al Campo insieme ad altri Comuni del Parco del Ticino».
L’ipotesi progettuale prevede il parziale recupero dell’edificio esistente (la ex casa del custode, ndr) riconvertito sul modello della corte lombarda, da adibire ad eco-ostello con strutture in legno tecnologicamente avanzate per quanto riguarda il risparmio energetico, la riforestazione di tutta l’ex cava che verrà lasciata fluire in modo naturale come già sta avvenendo da quando l’attività estrattiva è stata terminata, con la creazione naturale di una zona umida, una sorta di laghetto, nel punto più basso dell’area che dovrebbe formarsi spontaneamente a partire da un pozzo e da un impianto di fitodepurazione da installare in loco, infine verranno realizzati percorsi ciclopedonali protetti e delimitati da staccionate per la fruizione delle zone messe in sicurezza e per l’osservazione delle aree soggette alla naturale riforestazione.
«Non si tratta di un’opera “chiavi in mano” come potrebbe essere un giardino pubblico cintato o un parco giochi – puntualizza l’architetto Donato Belloni, dirigente dell’ufficio tecnico comunale – in questo caso verrà accompagnato un fenomeno naturale che è già in corso, dato che la cava è sottoposta ad un graduale e spontaneo processo di assestamento».
Il progetto complessivo che partecipa al bando regionale assomma infatti 16 progetti presentati da 9 soggetti pubblico-privati su aree che rientrano nel Parco del Ticino e che in prospettiva saranno collegate da percorsi ciclopedonali e tematici con guide e promozioni turistiche comuni. Un totale di 12 milioni di euro di potenziali investimenti sul Parco, a cui il progetto “Oasi della brughiera” di Cardano partecipa per 1 milione e 683mila euro, comprensivi dell’acquisizione dell’area, già rogitata lo scorso 12 maggio per 499mila euro, “spalmabili” in tre anni. Il massimo di importo finanziabile è pari a circa 700mila euro. Ma Cardano potrà partecipare anche ad un secondo bando per accedere a finanziamenti per il turismo sostenibile: l’eco-ostello previsto nell’oasi (circa 50 posti, cucina comune e aule per attrarre turismo giovanile attento all’ambiente) costerà 504mila euro e potrà essere finanziato fino al 70%.
«È stata impressa una forte accelerazione al progetto dal momento in cui si è palesata la possibilità di concorrere ad un bando regionale con il Parco del Ticino – spiega il primo cittadino Mario Aspesi – l’opportunità di procedere con questo ambizioso progetto dipende dalla disponibilità del finanziamento regionale, che dovrebbe essere sufficiente a coprire per intero le somme mancanti. Se non dovessero pervenire i finanziamenti, il tutto rientrerà nell’alveo “cardanese” e valuteremo tempi e modi di realizzazione».
Entro ottobre si avrà una risposta dalla Regione sui finanziamenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2009
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