Pd: “400mila euro per la piscina della Schiranna, spesa faraonica”

Riceviamo e pubblichiamo

E’ di questi giorni la buona notizia che, da settembre, se gli ultimi controlli dell’ASL daranno esito positivo, il lago tornerà balneabile. 
 

Prendiamo atto che, in merito, in seno alla maggioranza di centrodestra che governa Varese, ci sono opinioni contrastanti: da una parte, infatti, autorevoli esponenti della Lega nord se ne rallegrano; dall’altra, Calemme, autorevole esponente del PDL, in predicato addirittura di diventare segretario cittadino, dubita che “i turisti muoiano dalla voglia di tuffarsi nell’acqua di un lago in cui sono stati scaricati ogni sorta di liquami”. 
 

Calemme, del resto, è presidente di ASPEM RETI, l’ente cui il Comune ha affidato la gestione della piscina all’aperto della Schiranna e che ci ha investito ben 400.000 euro. 
 

Tuttavia a noi ingenui sorgono spontanee alcune domande da rivolgere al presidente Calemme:  il recupero della balneabilità del lago di Varese, dopo le enormi risorse che sono state investite negli ultimi venti anni nel depuratore, non sarebbe un evento assai più importante per la città di Varese, sia dal punto di vista ambientale che da quello turistico, di un nuovo centro relax, sia pure estremamente elegante e lussuoso?
L’eventuale eliminazione della passerella pedonale che divide la piscina dal lago, pur favorendo una migliore visione del paesaggio da parte dei clienti dello Schiranna Blue Village, non toglierebbe la possibilità a tutti gli altri normali cittadini di fruire della stessa visione e di passeggiare lungo il lago come molti amano fare? 400.000 euro per realizzare un impianto fruibile per soli tre mesi non sono una somma faraonica ed esagerata rispetto all’obiettivo da conseguire? In caso di allargamento della fruibilità agli altri nove mesi dell’anno, quanto ci costerebbe l’annunciato impianto di geotermia? 


Capiamo che il presidente Calemme sia abituato a pensare in grande ma riteniamo che, in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, un po’ di prudenza e parsimonia in più non guasterebbe affatto. 

Fabrizio Mirabelli, consigliere comunale Pd