Risarcisce le vittime l’uomo che travolse 15 persone a Viggiù
La difesa offre 1 milione e 900 mila euro da dividere tra le 15 parti civili, tra cui la famiglia della ragazzina di 14 anni uccisa nello schianto
Salvatore Arnone risarcirà le vittime dell’incidente di Viggiù, dove travolse 15 persone tra cui una ragazzina di 14 anni di Saltrio che morì in seguito alle ferite. Il difensore del pirata della strada che nel gennaio 2008 provocò il terribile indicente alla Baraggia, ha chiesto e ottenuto questa mattina (giovedì) un rinvio al primo ottobre dell’udienza preliminare nel procedimento che lo vede imputato per l’omicidio colposo di piccola Alessia Apollonia, 14 anni, e per lesioni plurime di altre 14 persone. La cifra messa sul piatto dall’assicurazione è di 1 milione e 900 mila euro. Basteranno? Le vittime dovranno trovare un accordo; di certo c’è il fatto che la garanzia è stat offerta oggi dal l’avvocato Augusto Basilico che difende Arnone, l’uomo che da allora non ha più la patente. Provocò l’incidente, probabilmente, per un momento di appannamento dovuto a una forma di epilessia che non aveva denunciato ai medici, nonostante pochi giorni prima della tragedia avesse semidistrutto una edicola a Induno Olona proprio durante un attacco di “assenza”. La difesa punta ad arrivare a un patteggiamento o a un rito abbreviato e intende dunque portare davanti al giudice la prova del risarcimento che darebbe luogo a possibili, ma non certe, attenuanti. C’è infatti da ricordare che, anche nel caso del triplice omicidio colposo di Gazzada il guidatore condannato ha risarcito le vittime, ma si è visto lo stesso comminare, in primo grado, dal tribunale di Varese, una pena pesantissima di dieci anni di carcere.
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