Alpini di Capolago, 50 anni di solidarietà e sostegno al territorio

Dal 17 al 26 luglio la tradizionale Festa al Bosco, con iniziative benefiche e l’inaugurazione “ufficiosa” del rinato organo di Capolago

«In un’epoca dove quello che conta è soprattutto apparire, e i numeri sembrano essere l’unico mezzo per valutare la nostra società, perché raccontare la storia di un piccolo gruppo di persone che cinquant’anni fa diedero vita al Gruppo Alpini di Capolago? Le motivazioni stanno proprio nelle caratteristiche di questo gruppo, che da ormai 50 anni disegna un percorso fatto di solidarietà verso gli altri, pronta e disponibile partecipazione sia alle ricorrenze istituzionali che alle emergenze del territorio». È solo uno stralcio dall’introduzione alla pubblicazione “Noi alpini di Capolago: 1959-2009”, volume per le cure di Enzo Fiore realizzato dal Gruppo Alpini di Capolago a celebrazione dei primi cinquant’anni di attività associativa.
Un volume per celebrare 50 anni di attività iniziata nei locali del “Circolo” del piccolo rione varesino per volontà di un ristretto gruppo di fondatori dagli scarsi mezzi economici ma dal grande cuore. Un racconto per memorie e immagini di mezzo secolo di attività segnato dai numerosi interventi di solidarietà – quasi impossibile contare le operazioni realizzate e precisamente elencate e rendicontate nella pubblicazione a favore di bimbi, anziani, disabili, malati, a favore delle missioni africane così come delle operazioni della croce rossa in terra russa e in Bosnia Erzegovina – a tutela del patrimonio storico-artistico di Capolago – è proprio grazie all’impegno degli Alpini la sistemazione e il restauro della scalinata e degli interni della chiesta della SS. Trinità – a tutela del patrimonio paesaggistico-ambientale del territorio e a supporto della Protezione civile, anche in operazioni di livello nazionale quali quelle delle tragedie del Vajont e del Friuli o del recente sisma in Abruzzo.
«Tutti gli anni – spiega Enzo Fiore, socio attivo del gruppo dal 1995 – cerchiamo di portare in avanti una serie di attività legate sia alla rivitalizzazione del nostro piccolo borgo sia alla solidarietà, aperta indistintamente a tutti. Proprio di recente il nostro caposquadra Luigi Rossato ha partecipato alle operazioni di soccorso e ricostruzione in Abruzzo, cui abbiamo deciso di contribuire anche con i proventi economici della nostra festa del cinquantesimo del 18 e 19 aprile scorsi».
Una solidarietà a tutto tondo, dunque, che si concretizzerà anche nei prossimi giorni con l’apertura (dal 17 al 26 luglio) della ormai tradizionale e quasi trentennale “Festa al Bosco” realizzata a Capolago (via del Porticciolo) in collaborazione con la Banda Musicale Giuseppe Verdi. Una dieci giorni in cui alle cene a base di polenta, salamelle, formaggi nostrani e altri piatti alpini “tipici” si alterneranno come ogni anno importanti iniziative benefiche, momenti di intrattenimento per le famiglie partecipanti e, domenica 26 luglio, la sfilata attraverso le vie del rione e la Santa Messa. Da non perdere, sempre domenica 26 luglio, il taglio del nastro “ufficioso” – la cerimonia ufficiale è in programma per il mese di settembre prossimo –  dell’organo della chiesa della SS. Trinità, che proprio grazie alla caparbietà degli alpini potrà tornare a regalare le sue suggestive note dopo vent’anni di inattività.
Il volume celebrativo dei del cinquantesimo dell’associazione verrà messo in vendita nel corso della Festa al Bosco al prezzo di 10 euro. Il ricavato verrà destinato dall’Associazione alle numerose iniziative benefiche in programma per l’anno in corso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Luglio 2009
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