La città travolta dal nubifragio
Strade e ferrovie interrotte per l’intera giornata. Attività e case allagate. I soccorsi. La conta dei danni. “Calamità naturale”

Le cose sono peggiorate anche per chi viaggiava sul treno. Risultato: alle 9 erano bloccati i convogli delle Nord tra il capoluogo e Casbeno. Lo stesso per le ferrovie dello Stato, dove una frana, caduta tra Induno Olona e Arcisate, ha impedito ai treni di viaggiare sulla Varese-Valceresio.

Intanto in città cominciavano ad allagarsi gli edifici pubblici, vedi PalaWhirlpool, Tribunale, addirittura la Prefettura, il museo Bertoni e l’Aspem, il Castello di Masnago. Parcheggi, sottopassi e attività, come il club Francesco Conti, sono rimasti seriamente colpiti dall’acqua: ci vorranno giorni, forse settimane per rimettere tutto a posto. Il pericolo ha sfiorato diverse persone rimaste bloccate in Valle Olona e salvate dai vigili del fuoco. Si è temuto per un attimo il peggio per via della dogana di via Peschiera, letteralmente spazzata via dalla corrente. Tutte le zone della città attraversate dai corsi d’acqua hanno avuto problemi. Vale per il torrente Valleluna, per il Vellone, ma anche per la via Molini Grassi: qui l’Olona, che è poco più di un fiumiciattolo, si è ingrossato entrando in numerose case, spazzando via auto e portando a valle detriti.
Le piogge si sono poi diradate lasciando spazio addirittura a qualche raggio di sole. Ma oramai i danni erano evidenti e sotto gli occhi di tutti: cittadini, infuriati per l’accaduto, e amministratori. All’ora di pranzo un summit in Prefettura: la richiesta, assicura il sindaco di Varese Fontana è già stata inoltrata al Governo, che ha assicurato lo stato di calamità. I danni sono ancora da quantificare con precisione, ma si parla di milioni di euro. Nel pomeriggio la situazione è andata via via migliorando, ma la via Peschiera è ancora chiusa. Attorno alle 19 i treni delle ferrovie dello stato hanno ripreso a circolare. Finalmente la giornata va verso la conclusione: l’Olona, responsabile in gran parte dei disastri, torna negli argini.
Le piogge si sono poi diradate lasciando spazio addirittura a qualche raggio di sole. Ma oramai i danni erano evidenti e sotto gli occhi di tutti: cittadini, infuriati per l’accaduto, e amministratori. All’ora di pranzo un summit in Prefettura: la richiesta, assicura il sindaco di Varese Fontana è già stata inoltrata al Governo, che ha assicurato lo stato di calamità. I danni sono ancora da quantificare con precisione, ma si parla di milioni di euro. Nel pomeriggio la situazione è andata via via migliorando, ma la via Peschiera è ancora chiusa. Attorno alle 19 i treni delle ferrovie dello stato hanno ripreso a circolare. Finalmente la giornata va verso la conclusione: l’Olona, responsabile in gran parte dei disastri, torna negli argini.
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