«Maurizio mi aveva chiamato l’altra mattina, piangeva»

Tutto il vicinato è sconvolto per la tragedia di Gornate Olona: “Non tagliava il prato da giorni”

«Mi ha telefonato giovedì mattina, piangeva al telefono per quello che stava vivendo. Non eravamo mai stati così intimi, la cosa mi aveva colpito, ma non pensavo potesse arrivare a questo». È un vicino di casa che racconta come in quei giorni vedesse particolarmente sottotono il Maurizio Dal Cero, l’uomo che ha ucciso la moglie e i due figli venerdì mattina a Gornate Olona (Varese). Mentre racconta, nella casa dove è avvenuta la tragedia, è ancora in funzione l’irrigazione automatica. Un paradosso pensando che all’interno di quella casa non c’è più vita.

«Mi ha raccontato tutto quanto accaduto nelle ultime settimane – racconta il vicino, che preferisce non essere citato -, da quando ha lasciato il lavoro all’officina fino a quando la moglie gli ha presentato i documenti per la separazione. L’ho ascoltato, piangeva, non potevo fare altro» commenta come per giustificarsi di non aver potuto evitare la tragedia.

«Non tagliava il prato da giorni e questa per lui è un’altra cosa anomala – racconta un altro vicino -. Da giorni lo vedo silenzioso, appoggiato alla ringhiera del balcone. C’erano in giro i figli a giocare, ma lui non parlava».

«C’era solo da dire bene di questa famiglia – aggiunge una vicina, da sempre residente nella via – I figli avevano appena terminato l’oratorio estivo, non mi sembra dovessero andare da nessuna parte. Ma sembravano felici, fin da fidanzati. Erano educati e non ci sono mai stati problemi».

Redazione VareseNews redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Agosto 2009

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