Dodici incontri dedicati alla poesia nel ridotto del Sociale
La poesia incontra il teatro nella sala dedicata a Luigi Pirandello. Da Manzoni a Quasimodo fino ai versi di Shakespeare
«Letteratura come vita»: l’espressione coniata da Carlo Bo nel 1938, sulla rivista fiorentina «Frontespizio» farà da filo conduttore alla rassegna «Perché tu mi dici: poeta?», in cartellone da ottobre 2009 a maggio 2010 presso gli spazi del ridotto «Luigi Pirandello», piccola sala consacrata al «teatro di parola e di ricerca» del Sociale di Busto Arsizio.
Dodici gli incontri complessivamente in cartellone, rivolti principalmente a un pubblico giovane, che consentiranno di ricostruire alcune delle più significative esperienze poetiche dell’Ottocento e del Novecento. Si inizierà con il carme «Dei Sepolcri» del pre-romantico Ugo Foscolo (12 novembre 2009) e con le odi civili di Alessandro Manzoni (26 novembre 2009) e si terminerà con la poesia socio-filosofica dell’ermetico Salvatore Quasimodo (6 maggio 2010). A fare da prologo a questi appuntamenti sarà, nella serata di giovedì 29 ottobre 2009, una conferenza-spettacolo sull’avventura in versi di William Shakespeare, i cui intimi e intensi sonetti videro cimentarsi nella traduzione, dall’inglese all’italiano, due tra i principali poeti del nostro Novecento: Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale.
Dalle atmosfere seicentesche del «grande Bardo», cantore dell’amore quale unione indissolubile tra due anime, si passerà, dunque, alla cosiddetta «letteratura contemporanea italiana», della quale gli «Attori del teatro Sociale», con la guida della regista Delia Cajelli, ripercorreranno, secondo un itinerario cronologico, i profili di undici protagonisti illustri, i più studiati nelle scuole italiane, chiarendone i motivi generali della produzione, ma anche fornendone notizie biografiche e un percorso per exempla tra le poesie più conosciute. Unica voce fuori dai confini nazionali sarà quella dello spagnolo Federico Garcìa Lorca (2 aprile 2010).
La quotidianità, la «calda vita» dei luoghi natale, il «male di vivere», la precarietà del destino umano, l’orrore della guerra, il clima di inquietudine e di ricerca che anima il post-positivismo: questi alcuni dei temi al centro della rassegna, il cui titolo è estrapolato dalla poesia «Desolazione di un povero poeta sentimentale» di Sergio Corazzini, protagonista di un appuntamento sul crepuscolarismo e sul futurismo nella serata di giovedì 25 febbraio 2010. Ecco così che, nell’ottica di una poesia vista principalmente come racconto autobiografico, saliranno, tra l’altro, sul palco di piazza Plebiscito le storie private e letterarie di Giacomo Leopardi (14 gennaio 2010), Giosuè Carducci (4 febbraio 2010), Giovanni Pascoli (18 febbraio 2010), Umberto Saba (11 marzo 2010), Giuseppe Ungaretti (25 marzo 2010) ed Eugenio Montale (22 aprile 2010).
«Gli incontri –spiega Delia Cajelli- saranno intimi e interattivi, anche per le dimensione quasi domestica del Ridotto, che stimola la partecipazione del pubblico e il suo contatto fisico con gli attori», grazie alla platea mobile e all’esiguità del numero di posti a sedere (una settantina in tutto)». «Lo scopo di questa rassegna –prosegue la direttrice artistica del teatro Sociale di Busto Arsizio- è quello di conquistare l’animo dei più giovani alla poesia, non con lezioni scolastiche, ma con l’emozione della recitazione in teatro».
Tutte le conferenze-spettacolo avranno inizio alle 21.00. Informazioni su www.teatrosociale.it o al numero 0331 679000.
Informazioni al pubblico: Il teatro Sociale srl, piazza Plebiscito 8, 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331 679000, fax. 0331 637289, info@teatrosociale.it, www.teatrosociale.it.
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