Fiumi di coca dall’Olanda, sgominata rete di trafficanti e spacciatori

Era destinata al mercato del Basso Varesotto ed era importata e spacciata da una gang di tunisini, italiani e albanesi. Tredici arresti e tre kg di polvere bianca sequestrata

Fiumi di coca dall'Olanda, sgominata rete di trafficanti e spacciatori"Sbahel Kihr", buongiorno. Così erano soliti aprire le telefonate importanti, quelle nelle quali si decideva dove e come incontrarsi per consegnare la cocaina, i 9 tunisini, 2 albanesi e i 2 italiani finiti nella rete della polizia Tributaria di Varese e della Procura di Busto Arsizio, accusati di aver messo in piedi una fitta rete di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, che si estendeva tra l’Italia, la Tunisia e l’Olanda. Tredici le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. emesse nei confronti di altrettante persone tutte facenti parte di una vera e propria organizzazione con rami che arrivavano da Busto Arsizio fino a Treviso, Brescia, Riccione e Pescara. Tre i kg di coca sequestrati da febbraio a fine settembre, quando è stata chiusa l’indagine.

Il risultato dell’operazione è stato illustrato questa mattina dal procuratore capo di Busto Arsizio Fiumi di coca dall'Olanda, sgominata rete di trafficanti e spacciatoriFrancesco Dettori e dal comandante provinciale della guardia di Finanza Antonino Maggiore (foto in alto). Le indagini sono state illustrate, invece, dal sostituto procuratore Massimo Baraldo (foto a destra) e dal comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese Antonino Urgeghe.

Il tutto è iniziato con l’arresto a Malpensa di un corriere della droga donna, che portava nel bagaglio qualcosa come 1,2 kg di cocaina. A partire dai pochi ma certi elementi indiziari, dato che la donna non ha voluto collaborare, si è risaliti ad un vasto e complesso giro di spaccio con a capo un tunisino, Ben Ahmed Ualid Aniba (foto in basso) detto "Willy", connazionale della donna, e successivamente di arrivare a ricostruire la fitta rete di spacciatori di cocaina a lui collegata. Come hanno spiegato sia il dottor Baraldo che il maresciallo Urgeghe non è stato facile risalire a tutti i membri dato che tutti i componenti della banda si sono dimostrati abili professionisti del crimine: in pochi mesi, infatti, si è arrivati a mettere sotto controllo quasi un centinaio di utenze dato che gli spacciatori cambiavano spessissimo sia il telefono che il numero. Il linguaggio criptico e codificato e le conversazioni effettuate sovente in lingua araba hanno fatto il resto.

Fiumi di coca dall'Olanda, sgominata rete di trafficanti e spacciatoriGli investigatori non si sono però scoraggiati e sono riusciti a ricostruire l’intera rete operante in Italia. Si è così risaliti, dunque, ai sistemi utilizzati dall’organizzazione per importare la droga in Italia tramite corrieri provenienti dall’Olanda, dove avevano una base operativa, e dal Belgio con destinazione diversi aeroporti italiani e non solo quello di Malpensa. Con il passare del tempo si è risaliti anche alla rete locale e ai metodi di pagamento delle partite di droga. Nel corso dell’operazione i militari sono riusciti in quattro occasioni ad arrestare i corrieri e a sequestrare la sostanza stupefacente. Una delle consegne è avvenuta in provincia di Varese, al supermercato Carrefour di Gallarate, l’estate scorsa quando vennero consegnati oltre 800 grammi di cocaina a Giuseppe Giandomenico e al figlio Davide. Sette gli arresti in flagranza di reato e una ventina in tutto le persone coinvolte nel giro. Grande soddisfazione è stata espressa dal comandante del Nucleo di Polizia Tributaria Urgeghe che ha sottolineato come, questa volta, la rete del narcotraffico che si appoggia su Malpensa avesse basi operative proprio nel territorio di Busto Arsizio.

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Pubblicato il 06 Ottobre 2009
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