Sacconago, “Altolà: rivediamo quel progetto”

L'architetto Augusto Spada, che cura il restauro della Chiesa Vecchia, scrive "preventivamente" alla Soprintendenza, preoccupato di un possibile impatto negativo dell'intervento che ridisegnerà parte del centro storico

Il volto di Sacconago centro cambierà, almeno in parte: ma non tutti sono d’accordo con il come dovrà cambiare – in nome del rispetto delle caratteristiche originarie del borgo.
L’architetto Augusto Spada , fra i massimi esperti di storia cittadina e curatore del restauro della chiesa di San Pietro e Paolo (meglio nota come chiesa vecchia) di Sacconago, ha scritto alla Soprintendenza per i beni Architettonici e il Paesaggio a riguardo del Piano Integrato di Intervento che riguarderà il lato a nord della piazza su cui sorge il secolare luogo di culto, pregevole esempio di architettura settecentesca.

"Non ho visto il progetto", premette, "ma sono state rese note le caratteristiche principali: demolizione dell’edificazione antica; raddoppio della superficie della piazza della Chiesa; alterazione del calibro di via Bellotti; formazione di portici (elementi del tutto estranei alla tradizione costruttiva bustese)".

La sua tesi è che "il sistema delle due piazze contigue – ‘Carlo Noè’ e ‘della Chiesa’ – nonché delle vie che vi confluiscono è molto interessante dal punto di vista dell’organizzazione territoriale ed è rimasto inalterato da secoli, tranne che per l’introduzione del solo edificio della banca, ‘moderno’, porticato, che nell’immaginario collettivo dei cittadini sacconaghesi è unanimemente considerato, a dir poco, indecoroso". De gustibus non disputandum est: per altrettanti è meglio delle case cadenti di gran parte del centro storico.

"Mi chiedo" scrive Spada preoccupato "se questo nuovo intervento non sia gravemente lesivo del principio della salvaguardia dei beni culturali:

– da un punto di vista architettonico, in quanto altererebbe, con volumi e tipologie inadeguate e antistoriche, l’intorno dell’edificio monumentale della chiesa;

– da un punto di vista urbanistico, in quanto distruggerebbe in gran parte i valori del centro storico di Sacconago, che, anche se costruito con l’architettura ‘povera’ tipica delle case contadine, per le sue caratteristiche di tipicità, di luogo, anche pittoresco, della tradizione e del folclore, è un documento storico eccezionale ed un vero e proprio bene culturale, che va salvaguardato e valorizzato, al pari della chiesa".

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Pubblicato il 23 Ottobre 2009
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