Varese, prima a testare il 112, numero unico per chiedere aiuto

Sarà la centrale operativa del 118 a sperimentare pre prima in Italia il call center unificato per tutte le emergenze. Le novità in vigore probabilmente dal gennaio prossimo

Centrale operativa del 118 di VareseSarà Varese, prima i Italia, a sperimentare il centralino unico delle emergenze. L’annuncio, dato dall’Assessore alla sanità regionale Luciano Bresciani prima e dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni poi, pone la città giardino in poll position in quella che si annuncia essere una svolta decisiva imposta dall’Europa: un unico numero a cui rivolgersi in caso di richiesta di aiuto, dalla sicurezza agli incendi, alla sanità.
Nel nostro futuro, dunque, spariranno i vari 113, 118, 115 per lasciare spazio al 112, unico numero da ricordare e memorizzare.
A gestire il 112 ci sarà un “call center laico”, cioè formato da operatori specificamente preparati che smisteranno agli organi competenti l’intervento richiesto: vigili del fuoco se sarà in corso un incendio, carabinieri o polizia per fermare l’evento criminoso, ambulanze e auto mediche se verrà richiesto il soccorso di una persona.
Varese è stata scelta come capofila della sperimentazione sia per le sue dimensioni territoriali medie, sia per l’efficienza della centrale operativa del 118 che ha già dato in passato ottima prova di organizzazione (Mondiali di ciclismo), sia per la sua posizione strategica ( vicino al confine e con Malpensa).
 
Precisamente ancora non si sa quando i varesini saranno chiamati a modificare le proprie abitudini: il Ministro Maroni ha annunciato un periodo di prova che andrà da gennaio a luglio 2010, quindi, presumibilmente, l’attuale sede operativa del 118 comincerà testare il nuovo modello organizzativo sin dai primi giorni del prossimo anno.
Per la centrale del 118 si tratta di un prezioso riconoscimento, da condividere con l’intera Azienda ospedaliera: la dotazione tecnologica del servizio di emergenza urgenza regionale, infatti, ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta della sede dove far decollare il futuro servizio. In questi mesi di preparazione, la centrale diretta dal dottor Guido Garzena sarà chiamata a testare procedure e modalità operative anche in vista di un eventuale potenziamento delle figure professionali coinvolte.
 
Dopo Varese, la sperimentazione toccherà a Como, Lecco e Sondrio che fanno parte della stessa zona di coordinamento regionale (ACEU 3), mentre, dopo la Lombardia, i test verranno effettuati a Palermo e Trapani, in Sicilia, e a Ravenna, in Emilia.
Varese e la sua popolazione, però, saranno i primi, in assoluto, a provare il 112, numero unico richiesto dall’Europa per chiedere soccorso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2009
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