Borsano, la procura indaga sulle cause dello scoppio
Aperto un fascicolo a carico di ignoti. Ascoltati per tutta la mattina i due tecnici di Agesp che erano intervenuti la sera prima
La Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato e a carico di ignoti, per indagare sull’esplosione e il conseguente crollo di una palazzina in via San Pietro, nel quartiere di Borsano, costato la vita a due persone. Della vicenda si occupa il sostituto procuratore Silvia Isidori e le indagini sono condotte dal commissariato di Polizia di Busto Arsizio. Già in mattinata sono stati ascoltati i due tecnici del gas che nella sera di mercoledì sono giunti in via San Pietro per verificare l’allarme lanciato da alcuni residenti della zona che avevano avvertito un forte odore di gas. I due avrebbero ricostruito tutte le fasi dell’intervento, durato alcune ore, e che li ha visti impegnati in diversi carotaggi lungo la strada per verificare da dove potesse provenire la perdita.
Entrambi sono stati trattenuti nelle sale del commissariato per diverse ore e solo poco prima delle 14 sono stati visti uscire dal portone di via Candiani. Gli agenti hanno raccolto anche diverse testimonianze sul posto di residenti che hanno visto i due lavorare alla ricerca della fuga di gas. Molti gli aspetti oscuri della vicenda, a partire dal fatto che la fuoriuscita di gas sia da attribuire ad un tentativo di suicidio da parte di Andrea Rosignoli, il trentenne rimasto vittima insieme a Stefania Zhu della violenta deflagrazione. Gli stessi Vigili del Fuoco avrebbero stabilito che il punto dell’esplosione fosse proprio la cucina della casa abitata dall’uomo, il cui corpo sarebbe stato trovato proprio nei pressi dei fornelli del gas.
Molte le domande alle quali l’inchiesta dovrà, in qualche modo rispondere. Quali sono state le procedure seguite dai tecnici Agesp? Perchè, ad un certo punto, i due dipendenti della società del gas se ne sono andati? Perchè è stata controllata l’abitazione della famiglia cinese mentre quella dell’uomo singolo non è stata forzata, una volta che lo stesso non aveva risposto al campanello? Perchè non sono stati avvisati i Vigili del Fuoco? A questi e ad altri quesiti si dovrà trovare una risposta e, se ve ne sono, le responsabilità.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere
principe.rosso su Gallarate "capitale" della remigrazione: il comitato di estrema destra annuncia un presidio in città
Felice su Vandalizzate le lucine di Natale al Sacro Monte di Varese
PaoloFilterfree su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
MarcoCx su Incendio nella notte in una fabbrica a Groppello di Gavirate, decine di uomini impegnati
Felice su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.