«Difendendo il Tessile si difende l’industria non la storia italiana»
Lo ha detto il deputato varesino Marco Reguzzoni intervenendo in Aula durante la discussione sulla proposta di legge sulla tutela del Made in Italy
«Nel legiferare, e con un consenso così generale e vasto, sul settore tessile non stiamo facendo un’operazione di testimonianza, non stiamo facendo solo un omaggio alla tradizione e alla storia, che peraltro sarebbe doveroso, della nostra industria e della nostra manifattura, ma stiamo parlando del nostro presente. Il futuro e il presente della nostra economia sono ancora l’industria e la manifattura».
Lo ha detto il vicepresidente dei deputati della Lega Nord, Marco Reguzzoni, intervenendo oggi, 9 diecmbre 2009, nell’Aula della Camera durante la discussione generale sulla proposta di legge sulla tutela del Made in Italy nei settori tessile, calzaturiero e della pelletteria, il cui primo firmatario è lo stesso Reguzzoni.
«Quando si parla del tessile – continua Reguzzoni – si parla di un settore che non solo fa parte della tradizione e della storia industriale del nostro Paese, ma di un settore che è una delle chiavi portanti dell’economia del nostro sistema Paese.” Per dare un’idea l’esponente leghista cita un dato: “di 3 miliardi e 200 milioni di euro è il danno che la contraffazione produce al solo sistema economico lombardo, e questo è costato 100 mila posti di lavoro. Questo è il danno alla sola Lombardia dovuto al fenomeno della contraffazione e dell’etichettatura fallace, alle fallaci indicazioni nei confronti del consumatore».
«Ancora oggi – prosegue l’esponente del Carroccio – il nucleo portante della nostra economia è il sistema delle piccole e medie imprese e, in particolare, il sistema manifatturiero. Stiamo parlando di tessile, abbigliamento, arredo casa, calzature e pelletteria, di un sistema che muove 1 milione di posti di lavoro nel nostro Paese. Non stiamo parlando di un settore di nicchia, ma di una delle colonne portanti che, in termini di export e di contributo al bilancio dello Stato, è insostituibile. Quindi, è molto importante – conclude Reguzzoni – che questo Parlamento dia l’impressione, che sta dando almeno nella discussione sulle linee generali, di grande forza ed unità, perché le nostre ragioni possano poi valere in Europa».
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