Elezioni, il centrosinistra verso le primarie
Al Pd il compito di tirare le fila: i nomi in gioco sono quelli di Paolo Bossi, Pietro Bosello e Vittorio Solanti. Il sindaco uscente: "Sono sereno, ma vivo una situazione kafkiana"
Acque agitate a Samarate. Soprattutto a sinistra. Infatti nel centrodestra un candidato c’è ed è quello della Lega Nord, già nell’aria da tempo: Leonardo Tarantino, che verrà presentato ufficialmente il prossimo mercoledì 16 dicembre. Per capire se sarà lui l’uomo di tutta la coalizione o solo del Carroccio bisogna però attendere che all’interno del Pdl si dipani la matassa tra area laica e area ciellina. Vedremo.
A sinistra la confusione regna sovrana. Il sindaco in carica, Vittorio Solanti, ha ribadito di voler proporsi alla guida di una coalizione di centrosinistra, ma intorno a lui c’è terra bruciata. Dopo le uscite pubbliche di Italia dei Valori e Sinistra per Samarate, anche il vicesindaco Paolo Bossi ha messo in piedi una lista civica di area cattolica, fatta insieme ad altri tre esponenti vicini alla ex Margherita, ufficialmente per smuovere le acque e cercare consensi anche al di fuori dei partiti. Ora tocca al Partito Democratico (il partito con maggior peso all’interno della coalizione) l’arduo compito di trovare una sintesi e tirare le fila: «Di tempo ne abbiamo perso fin troppo – spiega Cesare Stefanazzi, della segreteria del Pd di Samarate -. Abbiamo sentito gli umori degli altri componenti della coalizione al governo e allargato i sondaggi a Idv e Udc, chiarendo che si deve partire da un progetto, un programma e un codice di regole per evitare i disguidi e le incomprensioni di questi anni. In molti si sono detti non favorevoli alla ricandidatura di Solanti (che però vuole riproporsi), altri hanno speso il nome di Bossi, altri ancora non si sono espressi apertamente. A questo punto mi sembra che le primarie per decidere chi sarà il candidato sindaco del centrosinistra a Samarate siano inevitabili. I tempi sono stretti e bisognerà decidere nel giro di pochi giorni. Io sono per la continuità: l’amministrazione ha fatto tanto, il programma è stato portato a termine. Ci sono stati rapporti e relazioni difficili interni che dobbiamo superare. Sta a noi trovare una sintesi giusta». I nomi in gioco, oltre a quello del sindaco uscente, sono quello del vicesindaco Paolo Bossi e di uno dei quattro fondatori della lista “Formazione civica”, Pietro Bosello. Pensare ad uno scontro a due Solanti-Bossi infatti sarebbe di difficile comprensione per larga parte dell’elettorato e l’attuale vicesindaco non avrebbe dato la disponibilità, per problemi di tempo e di lavoro, a fare da candidato.
Solanti come detto non ha intenzione di fare un passo indietro: «Mi ripropongo per una questione morale verso la città e i cittadini – spiega -. Questa è una situazione kafkiana. Io sono sereno, in molti dicono cose non vere. Mi ha sorpreso la nuova lista di area cattolica, Bossi mi aveva accennato a qualcosa del genere, ma non pensavo arrivasse ad una soluzione del genere: spero che appoggino un candidato di centrosinistra. Questa amministrazione ha fatto tanto, ha investito 15 milioni in opere, cultura, servizi sociali, trasparenza: è mancato il supporto dei partiti, è vero, ma non credo sia tutto da buttare, anzi. Sul centro polivalente si fa una gran confusione: si era deciso di realizzarlo nel caso il Comune non avesse avuto oneri; non sono entrati i fondi auspicati da piani integrati di intervento e al momento il piano è stato archiviato: era previsto nel 2009, lo abbiamo traslato al 2011/2012. Io stesso sono per i bisogni primari – prosegue Solanti -. La Fondazione Montevecchio è un altro punto che non comprendo: è uno strumento utile, moderno, agile e necessario per la città e non per questa amministrazione. È controllata dal Comune, non si tratta di una privatizzazione e non è limitato l’uso della struttura, ma è ampliata la collaborazione con il territorio. Non capisco le critiche aprioristiche e strumentali. Anche la situazione della piazza di Verghera non è così come la si dipinge: è la realizzazione di un progetto che ha vinto su alti dodici. La realizzazione ha avuto alcuni intoppi, una volta finita si supererà il disordine che adesso c’è. Alla fine la apprezzeranno in tanti: sono stati scelti materiali innovativi, il cemento bianco usato piacerà. I lavori riprenderanno il 7 gennaio e termineranno a fine marzo. Bisogna aspettare a dare giudizi».
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