Gli amici di Varese ricordano Luca

La guida alpina è deceduta oggi nel disperato tentativo di salvare altre vite in Val Lasties. Aveva molte conoscenze in provincia di Varese

Quando ho sentito Val di Fassa, soccorritori morti, Val Lasties, subito ho indagato con un presentimento ed un timore. Proprio la Val Lasties, la tua preferita,  Luca Prinoth commilitone alpino del Morbegno a Vipiteno anno 1983, morto sabato sotto una valanga nel tentativo disperato di salvare due alpinisti dispersi. Tanti a Varese lo conoscono per la frequentazione ultraventennale dell’albergo Agnello di Campitello di Fassa, locanda gestita dalla numerosissima e cordiale famiglia Prinoth.

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I commilitoni varesini di allora ti ricorderanno certamente anche per la tua irriverente insofferenza verso le costrizioni che la naia ci ha propinato. E poi l’alleanza tra i pochi varesini, bresciani e ladini annegati in un battaglione di valtellinesi. Tutti hanno apprezzato la tua scanzonata indipendenza e affabilità, Tutti ricordano le tue esibizioni uniche con gli sci, e i tuoi allievi i pazienti e preziosi consigli.

Le avventure in montagna, in Adamello, Il Piz Ciavazes, Il Sella, Il Pordoi, la Val d’Isere, il Bernina, Cortina. Io ho potuto godere della tua compagnia ed amicizia per una anno intero, e mantenuto frequentazione ed amicizia in tutti questi anni in cui tu sei rimasto sempre lo stesso camoscio di sempre. Folletto delle nevi. Sei sempre stato il migliore, da allievo del corso roccia insegnavi agli istruttori, da capocordata arrampicavi con una mano in tasca mentre noi ci attaccavamo con i denti, con gli sci scendevi con irridente facilità anche sulle nevi impossibili. Apprendere di questa tragedia mi ha gelato,
Come si puo’ spiegare il senso del dovere quando dopo una giornata di lavoro sulla neve, rientri in famiglia al caldo e dopo una telefonata, senza esitazioni, salti fuori al freddo, al buio, e parti consapevole del rischio immane, nell’impresa disperata di salvare due alpinisti dispersi.

Sono sempre stato orgoglioso dell’amicizia di un così valido alpinista. Nella tristezza di oggi sono fiero di aver conosciuto un eroe. Ciao Luca. Ora arrampichi e scii dove non ci sono valanghe.

Rinaldo

PS: Ho insegnato il tuo superparallelo ai miei figli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Dicembre 2009
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