Il paese si dispera

Si è pianto, si è pregato, si è sperato fino all’ultimo in un miracolo della scienza medica o della fede, ma alla fine l’intero paese si è dovuto arrendere all’ineluttabile. Il piccolo Matteo non ce l’ha fatta.
Il timore che arrivasse la notizia della morte del bimbo di otto anni investito il 26 dicembre all’incrocio tra via Monsignor Trezzi e via Bixio, gravava come una nuvola nera sul paese già da questa mattina. E’ giorno di mercato il lunedì a Vedano Olona. Giorno speciale per intrecciare chiacchere e pettegolezzi, ma questa mattina al mercato, nei bar, nei negozi la gente parlava in tono sommesso, c’erano tanti occhi rossi di pianto, mentre tramite i molti intrecci di parentele che legano i genitori del bimbo alle più note famiglie del paese arrivavano notizie via via più sconfortanti dall’ospedale di Varese.
L’intero paese, dal pomeriggio di Santo Stefano, è come ovattato da una tristezza che la notizia della morte di Matteo ha ora trasformato in un dolore che attraversa tutti, grandi e piccini. Rabbrividiscono mamme e papà con i bambini che mille volte hanno attraversato a piedi in bicicletta l’incrocio della tragedia. Piangono gli anziani: chi conosce da anni almeno un membro della grande famiglia toccata da questo dramma, e chi è amico da sempre del pensionato che era alla guida dell’auto investitrice. Piangono i compagni di scuola di Matteo e del suo fratellino, ma questo terribile incidente ha colpito l’immaginario di tutti i bambini del paese: in moltissimi hanno nelle orecchie le raccomandazioni della mamma quando si deve passare dal semaforo pedonale dove è accaduta la tragedia, a un passo dalla palestra dove quasi tutti i bambini di Vedano praticano sport: guarda bene prima di attraversare, aspetta che le macchine si fermino prima di passare. Raccomandazioni ripetute fino alla nausea, perché si sa che è un incrocio pericoloso, con le macchine che vanno a forte velocità lungo la via Bixio e spesso non si fermano allo scattare del rosso della chiamata pedonale.
Ora il paese si prepara a dare l’ultimo saluto allo sfortunato bambino e a stringersi con affetto attorno ai suoi genitori  straziati dal dolore più grande. Un dolore che in questo giorno terribile pesa sul cuore di ogni vedanese.