La città e gli eroi della porta accanto
Tricolore e battimani per i vigili del fuoco: dall’Abruzzo a Borsano il lavoro di tutti i giorni
Si respirava affetto e forza d’animo questo pomeriggio in piazza Repubblica. Ma anche sorrisi e battimani a quegli uomini dalle tute grigio verdi col fascione giallo che sono la difesa civile dello stato: i vigili del fuoco. Oggi più che mai nell’immaginario collettivo del Paese, che quando c’è un terremoto, un incendio, uno scoppio, o un incidente, sa che il 115 risponde e interviene.
La seconda delle giornate per la festa di Santa Barbara, dopo la messa e l’open day delle caserme di ieri, ha fatto oggi, sabato 5 dicembre, il pieno di cittadini che sono arrivati nel cuore di Varese per ammirare i mezzi di una volta e quelli ipertecnologici.
C’era la musichetta dei pompieri di Viggiù, la celebre canzone canticchiata da tutti, alle prese con mezzi d’antan: le pompe ad acqua che domavano gli incendi a furia di muscoli e fatica. Ma il rombo del motore di un potente elicottero, il braccio meccanico di una gru, o i potenti “carri schiuma” che riescono a spegnere anche un aereo in fiamme, hanno ricordato a tutti che la tecnologia e la preparazione, per i vigili del fuoco del 2009, vanno a braccetto.
C’erano quindi i Saf, personale che in un battibaleno sposta un ferito dalla cima di un albero o lo individua e recupera in acqua; c’erano le unità cinofile, proprio quei professionisti che hanno nei cani, addestrati appositamente per la ricerca delle persone, gli amici che assieme ad essi si muovono per primi in caso di calamità, proprio come avvenuto pochi giorni fa nella tragedia di Borsano. Tante le cose da dire per una giornata come questa, che solo coi numeri si possono sintetizzare: 7.000 missioni di soccorso tecnico urgente nel 2009, con un incremento del 18 per cento rispetto all’anno passato, per i nostri vigili del fuoco. L’incidenza media giornaliera delle uscite è di 20. Sono pervenute in tutto almeno 1.000 richieste di parere di conformità antincendio e circa 700 richieste di sopralluogo. Sono state trasmesse oltre 300 informative di reato alle Procure della Repubblica di Varese, Busto Arsizio, Como e Milano. Capitolo a parte l’emergenza per il sisma d’Abruzzo: dal 6 aprile scorso sono state effettuate 72 missioni per attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione, recupero beni, classificazione e verifiche di stabilità degli edifici, progetti di recupero e messa in sicurezza degli edifici tramite opere provvisionali.
La seconda delle giornate per la festa di Santa Barbara, dopo la messa e l’open day delle caserme di ieri, ha fatto oggi, sabato 5 dicembre, il pieno di cittadini che sono arrivati nel cuore di Varese per ammirare i mezzi di una volta e quelli ipertecnologici.
C’era la musichetta dei pompieri di Viggiù, la celebre canzone canticchiata da tutti, alle prese con mezzi d’antan: le pompe ad acqua che domavano gli incendi a furia di muscoli e fatica. Ma il rombo del motore di un potente elicottero, il braccio meccanico di una gru, o i potenti “carri schiuma” che riescono a spegnere anche un aereo in fiamme, hanno ricordato a tutti che la tecnologia e la preparazione, per i vigili del fuoco del 2009, vanno a braccetto.
C’erano quindi i Saf, personale che in un battibaleno sposta un ferito dalla cima di un albero o lo individua e recupera in acqua; c’erano le unità cinofile, proprio quei professionisti che hanno nei cani, addestrati appositamente per la ricerca delle persone, gli amici che assieme ad essi si muovono per primi in caso di calamità, proprio come avvenuto pochi giorni fa nella tragedia di Borsano. Tante le cose da dire per una giornata come questa, che solo coi numeri si possono sintetizzare: 7.000 missioni di soccorso tecnico urgente nel 2009, con un incremento del 18 per cento rispetto all’anno passato, per i nostri vigili del fuoco. L’incidenza media giornaliera delle uscite è di 20. Sono pervenute in tutto almeno 1.000 richieste di parere di conformità antincendio e circa 700 richieste di sopralluogo. Sono state trasmesse oltre 300 informative di reato alle Procure della Repubblica di Varese, Busto Arsizio, Como e Milano. Capitolo a parte l’emergenza per il sisma d’Abruzzo: dal 6 aprile scorso sono state effettuate 72 missioni per attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione, recupero beni, classificazione e verifiche di stabilità degli edifici, progetti di recupero e messa in sicurezza degli edifici tramite opere provvisionali.
Tornando alla provincia di Varese il triste primato degli interventi, per numero, è sugli incendi: 1.670 nei 12 mesi, seguiti da interventi per problemi idrici, 556, e da incidenti stradali, 503; cinque in tutto le emergenze all’aeroporto e 142 i recuperi di persone in difficoltà. Un particolare da sottolineare, i falsi allarmi, che sono stati 271 e rappresentano quasi il 4 per cento delle uscite dei vigili del fuoco della provincia.
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